Si svolgeranno nel pomeriggio presso il cimitero di Sant’Antonio Abate e in forma strettamente privata, nel rispetto delle norme anti diffusione del coronavirus, i funerali di Rita Greco, vedova del boss delle cerimonie Antonio Polese.
L’anziana donna, che aveva 86 anni, si è spenta nella giornata di ieri all’ospedale Cotugno di Napoli per le conseguenze del coronavirus, era ricoverata dal 12 agosto, e per gravi patologie pregresse. La notizia da ieri pomeriggio ha fatto il giro del web per la notorietà della famiglia Polese e del Grand Hotel La Sonrisa grazie anche alla partecipazione al programma televisivo in onda su Real Time.
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Ai funerali non vi parteciperà il genero Matteo Giordano, marito di Imma Polese, l’unica figlia di Rita Greco e Antonio Polese, il primo ad essere contagiato del focolaio familiare de La Sonrisa. L’uomo non è ancora guarito del tutto. Mentre è a casa il titolare dell’albergo ristorante Il Palmentiello, cognato di Rita Greco, anche lui i primi ad essere contagiato. Tant’è che la struttura ricettiva presto potrebbe essere riaperta. Resta invece ancora chiusa La Sonrisa in virtù dell’ordinanza del sindaco abatese Ilaria Abagnale e in attesa di notizie positive sulla salute dei contagiati: sono stati ben 18 quelli della famiglia Polese. E’ ancora ricoverato al Cotugno anche il cantante della struttura originario di Castellammare.
Sulla morte di Rita Greco ha espresso il suo cordoglio anche il sindaco di Sant’Antonio Abate. “Abbiamo tutti avuto modo di conoscere – ha scritto Ilaria Abagnale – il suo modo gentile di fare, la dolcezza e la cortesia mostrata indistintamente a chiunque le si rivolgesse, anche nella più semplice delle circostanze. Donna di sani principi, gravava già diverse patologie debilitanti per il proprio fisico, che non le hanno permesso di combattere con forza fino alla fine quel nemico comune che ha coinvolto in un focolaio l’intera famiglia. Lasciare i propri affetti durante una pandemia significa non avere l’opportunità di averli al tuo fianco, di saperli lì con te a tenerti la mano. È ulteriormente spiacevole sapere di dover fare un passo indietro, nel rispetto della tutela dell’incolumità pubblica, eppure è un atto dovuto che fa onore a chi accoglie il dolore nel silenzio della propria dimora e ferma il suo ripresentarsi. Siamo vicini alla famiglia Polese che purtroppo si ritrova ad affrontare una perdita così cara in una circostanza drammatica. Che Dio abbia in gloria la nostra cara Rita”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Agosto 2020 - 08:23