L’EuroInter è a un passo dal coronare il sogno. E non ha alcuna intenzione di fermarsi. A due giorni dal grande appuntamento, la finale di Europa League contro lo ‘specialista’ Siviglia, appuntamento che può rappresentare il trampolino verso l’apertura di un nuovo ciclo, l’entusiasmo in casa nerazzurra è alle stelle. Mai come in questo momento club e squadra sembrano consapevoli del proprio valore e della propria forza, ben testimoniata dalla ‘scorpacciata’ di gol contro lo Shakhtar. E la cartolina fedele del momento vissuto in casa Inter sono le parole di Zhang Jindong, impaziente di vedere suggellato un percorso in crescendo e riempire finalmente la bacheca: “La storia dell’Inter è piena di passione ed entusiasmo. Speriamo che ci renda di nuovo felici conquistando il primo trofeo da quando abbiamo preso la squadra”, è il messaggio che il patron di Suning ha voluto lanciare, nel corso di un evento dell’azienda, in vista della partitissima di venerdì 21 agosto al RheinEnergie Stadion. Dopo lo sbarco in terra tedesca di Steven Zhang – che può diventare il presidente nerazzurro più giovane nella storia del club a vincere un trofeo – per stare vicino alla squadra, anche mister Suning ha voluto sottolineare l’importanza di un appuntamento che può dare una svolta alla storia recente della società. Anche alcuni dei protagonisti della squadra nerazzurra si avvicinano a Colonia con grande fiducia. Dal ritiro di Dusseldorf, Lautaro Martinez si dichiara “felice perchè siamo molto vicini al raggiungimento di uno dei nostri obiettivi, alzare un trofeo, e questa è la cosa più importante. Speriamo di vivere una grande giornata nella nostra ultima partita della stagione e di riportare il trofeo in Italia”, ha dichiarato il ‘Toro’ in un’intervista al sito della Uefa. “Voglio provare a vincere il mio primo trofeo con l’Inter, sarebbe molto speciale”, ha ribadito l’attaccante nerazzurro. “E’ la prima finale per me, sarebbe il primo titolo in carriera”. Anche Christian Eriksen e Victor Moses assicurano di essere pronti a dare tutto per salire sul tetto europeo e regalare una notte magica al popolo interista dopo un digiuno di dieci anni. Il danese cova una gran voglia di rivincita dopo la grande delusione della scorsa stagione, quando con la maglia del Tottenham si inchinò al Liverpool nell’ultimo atto di Champions League. “Giocarla è stato bello, anche se abbiamo perso. L’obiettivo è far sì che la situazione sia diversa quest’anno”, ha spiegato il centrocampista ai microfoni del podcast ufficiale del club. Sottoscrive il nigeriano, pronto a seguire gli ordini del sergente Conte, in attesa che tra il tecnico e la dirigenza ci sia il chiarimento definitivo su quello che sarà il futuro: “Lui è uno passionale, che prepara e gioca le partite prima. Vuole che diamo sempre il 110%. Vedete le sue reazioni durante le partite… Vogliamo giocare e vincere per lui, e goderci il nostro calcio”. Di certo, l’ultimo atto della competizione continentale, ridisegnato e compresso a causa dell’emergenza Covid, si disputa in un clima inedito e quasi surreale. La vita nella cosidetta ‘bolla’ comporta “cose differenti”, racconta Eriksen. “Dobbiamo portare sempre le mascherine, ad esempio. Di solito si ha la possibilità di poter uscire dall’albergo per fare una passeggiata e fare qualcosa. In questo momento non si può fare molto altro che mangiare, dormire, uscire dalla stanza, allenarti e rientrare”.
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