Esplosione a Beirut: un’anziana italiana tra le vittime. Anche 10 tra i feriti. Arrestato il direttore del porto.
C’e’ anche il direttore generale del porto di Beirut, Hassan Koraytem, tra le 16 persone arrestate ieri nell’inchiesta sulle esplosioni che hanno devastato la capitale libanese. Lo rende noto l’Abc citando fonti giudiziarie locali. La magistratura, inoltre, ha disposto il congelamento dei conti di 7 persone, tra cui lo stesso direttore del porto e il capo della dogana libanese, Badri Daher.
Una cittadina italiana di 92 anni è morta nell’esplosione di Beirut e almeno dieci sono rimasti lievemente feriti. Lo confermano fonti della Farnesina, che stanno monitorando in tempo reale la situazione insieme all’ambasciata d’Italia a Beirut. E’ salito intanto ad almeno 137 morti e 5mila feriti il bilancio delle esplosioni nel porto e gli sfollati sono 300mila. Il governo libanese chiede l’arresto dei responsabili dello stoccaggio. E parla uno dei due militari italiani feriti: ‘Siamo stati fortunati, il pensiero va ai libanesi’. Le autorità portuali di Tripoli hanno detto di essere pronte a sostituire quello di Beirut.
Le autorita’ hanno interrogato piu’ di 18 funzionari portuali e doganali e altri coinvolti nei lavori di manutenzione del magazzino esploso martedi’ e 16 sono state messe in custodia. Il direttore generale del porto e il capo delle dogane, anch’essi agli arresti, mercoledi’ avevano detto alle emittenti libanesi che diverse lettere erano state inviate nel corso degli anni alla magistratura del paese chiedendo la rimozione di materiale altamente esplosivo immagazzinato nel porto.
Secondo le autorita’, quasi 3.000 tonnellate di nitrato di ammonio, utilizzato per i fertilizzanti, ma anche per costruire bombe, erano state tenute per sei anni senza misure di sicurezza nel magazzino esploso.
Articolo pubblicato il giorno 7 Agosto 2020 - 07:09