“I contagi sono in lenta e costante ascesa. Basta andare in spiaggia e guardarsi in giro, ci sono ammucchiate dappertutto. Tra 15 giorni un peggioramento sarà inevitabile. Ma c’è anche una discreta percentuale di casi di ritorno”. Lo dice in una intervista a ‘il Giornale’ Ranieri Guerra, direttore Oms per l’Italia. “Con una massiccia prevenzione sul territorio e con il tracciamento, i contagi li staniamo prima che diventino severi. Però stiamo vivendo di rendita sul lockdown più duro ed efficace messo in campo in tutta Europa. Se il Covid ricomincia a circolare a gran velocità l’impegno sanitario diventa molto gravoso. E a ridosso dell’apertura delle scuole avremo sicuramente dei problemi”.
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Guerra poi dice che nei giorni scorsi “Ricciardi ha chiesto più rigore, anche se ha lanciato l’allarme a modo suo. Ma se il virus si diffonde entra anche nelle aule. Però la ripresa delle scuole in presenza è un dovere, non è in discussione. E ci sono molti modi per gestirla. In Danimarca aprono le classi in modo molto soft. E tengono i figli a casa quando un genitore non lavora. Poi ci sono metodiche didattiche alternative come le lezioni nei parchi”. Far lezione nelle tende post terremoto montate nei cortili delle scuole “è una buona idea. In questo modo potremmo riuscire a garantire le distanze. In Italia ci sono tante scuole ospitate in edifici storici non flessibili. E abbiamo un quinto dello spazio fisico a disposizione dei ragazzi rispetto ai paesi nordici. Dove li mettiamo gli studenti se dimezziamo le classi?”.
Inoltre per Guerra “con milioni di persone sui treni, bus e metro tra le 7 e le 8 del mattino va fatta una disciplina molto seria sui trasferimenti, per esempio scaglionando le entrate. Ma un preciso protocollo di uso del trasporto pubblico è già stato concertato tra Cts, governo e amministrazioni locali”. Secondo Guerra le elezioni nelle aule scolastiche non rappresenteranno un problema: “la procedura elettorale è ben gestita, non ci sono problemi per le elezioni. Inoltre, i votanti sono già identificati dalla scheda elettorale, non serve neppure un tracciamento preciso. II Cts ha avuto un lunghissimo dialogo con il V minale e c’è un protocollo puntuale da seguire. Le elezioni sono un rischio come ogni evento pubblico, ma perfettamente sostenibile”.
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