Controlli dell’Arpac nel mare di Ercolano

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Antonio Carlino

10 Agosto 2020 - 14:21

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Dopo le numerose segnalazioni di bagnanti per le condizioni dell’acqua particolarmente colma di rifiuti nei giorni scorsi, frutto forse di scarichi abusivi a mare si è svolto stamattina una campionatura delle acque nei pressi delle spiagge di Ercolano.

Un imbarcazione dell’Arpac è giunta infatti stamattina nella località comunemente nota come “lo scoglio della Favorita” nei pressi del molo Borbonico per una supervisione dello stato dei luoghi e campionatura delle acque.
Soddisfazione tra i bagnanti che hanno potuto godere anche di un fine settimana con acqua limpidissima: alcuni ipotizzano che il fine settimana il mare sia più pulito grazie alla chiusura di alcune fabbriche che diversamente avrebbero sversato nel fiume Sarno andando ad inquinare il mare. Ma queste sono solo ipotesi.

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Altro fronte di polemiche nel fine settimana è stata la presenza dei parcheggiatori abusivi nell’unico spazio destinato al parcheggio di chi si reca alle spiagge di Ercolano. Infatti un gran numero di parcheggiatori abusivi regolavano indisturbati gli ingressi sul piazzale adibito a parcheggio proprio alla presenza dei vigili urbani li presenti. Il sabato e la domenica infatti è presente fissa una volante dei vigili urbani che vieta il passaggio delle auto dirette verso il molo Borbonico ove sono presenti due spiagge libere e due noti lidi. La zona delle spiagge è interdetta all’accesso alle auto. Tuttavia il divieto non sempre è rispettato. Il sabato e la domenica una pattuglia dei vigili urbani staziona in zona assicurandosi il rispetto del divieto. Agli automobilisti che domandano dove poter parcheggiare i vigili invitano andare a pochi metri di distanza nell’area parcheggio lì vicino. Area parcheggio tuttavia ove erano presenti numerosi parcheggiatori abusivi. Da lì la polemica sulla presenza di parcheggiatori che operano indisturbati dinnanzi ai vigili urbani che paradossalmente mandano proprio gli automobilisti in un area controllata dagli abusivi.

Giorgio Kontovas

Articolo pubblicato il giorno 10 Agosto 2020 - 14:21

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