La responsabile della casa famiglia, entusiasta per la donazione, si e’ collegata on-line a un noto sito di e-commerce, ha scelto la piscina, corrisposto, con un bonifico, 715 euro ma del venditore e della piscina “fuori terra” per i ‘suoi’ bimbi non ha avuto piu’ notizie. ”
Ci hanno truffato e hanno truffato i bimbi di una casa famiglia a cui, con l’ aiuto di donatori con un gran cuore, finalmente avrei potuto regalare la piscina dei nostri sogni”, scrive in un amaro post Anna Scandurra, responsabile della casa famiglia. A questo punto alla responsabile della casa famiglia non e’ restato altro che adire le vie legali: si e’ rivolta all’avvocato Gennaro Demetrio Paipais che stamattina ha depositato una querela presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
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