“Le formiche, più forti e determinate delle chiacchiere di De Luca, hanno rifatto la loro comparsa al San Giovanni Bosco, nella stanza 4 del reparto di Medicina. La stessa stanza dello stesso reparto nel quale 2 anni fa furono ritrovate per la prima volta sul corpo di una paziente intubata, per poi ripresentarsi sistematicamente in altre occasioni. L’allarme, lanciato dal direttore dell’ospedale in una mail, suona come uno schiaffo ai cittadini della Campania che De Luca aveva rassicurato circa gli interventi strutturali che evidentemente ha fatto realizzare solo con la sua fervida fantasia. Eppure De Luca aveva a disposizione 1 miliardo e 200 milioni di fondi per l’edilizia sanitaria che non ha speso, senza contare che la Campania ha ricevuto decine di milioni di euro messi a disposizione dal Governo per potenziale reparti e ospedali, arruolare operatori sanitari, riaprire reparti che De Luca e Caldoro hanno chiuso smantellando la sanità pubblica. Se chi governa questa regione non è in grado di tenere a bada neppure le formiche, come può arginare una possibile nuova emergenza Covid e come può garantire il diritto alla salute? Questi sono i miracoli della sanità che sentiamo spesso sbandierare e questa è la gente che rischiamo di ritrovarci ancora una volta alla guida della Campania. Ma non è ancora finita. La maggioranza dei campani può aiutarci a rispedirli a casa. Solo così possiamo riprenderci il sacrosanto diritto alla salute che questi signori ci hanno negato per troppi anni”. Lo rivela la candidata del Movimento 5 Stelle alla. Presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino.
“Il San Giovanni Bosco è lo stesso ospedale finito in un’inchiesta della Procura Antimafia perché sotto il controllo della camorra. Pagine inquietanti contenute in un dossier della commissione Antimafia che giace da mesi sul tavolo del ministro degli Interni in calce a una richiesta di commissariamento della ASL Napoli 1. Alla luce di questo episodio, mi chiedo cosa debba accadere ancora perché la Lamorgese si decida a dar seguito a un provvedimento nell’interesse della salute dei cittadini della Campania”.
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