Salvatore Bagni, ex calciatore dell’Inter e del NAPOLI di Maradona, intervenendo ad una trasmissione web di Sport-lab.it, si dice fiducioso nell’impresa del NAPOLI contro il Barcellona:
“Assolutamente sì. Il Barcellona è una squadra di blasone, ma al momento il NAPOLI si ritrova a questo appuntamento molto bene dal punto di vista fisico, tecnico e tattico con la cura Gattuso. Se la giocheranno alla pari, non vedo una favorita. Certamente loro hanno grandissime qualità, ma i blaugrana post lockdown non sono travolgenti, lasciano molti spazi, fanno fatica a creare e hanno qualche giocatore fuori condizione.
Rispetto all’andata, però, hanno recuperato Suarez…”. Qual è il punto debole dei blaugrana? “Il Barcellona ha sempre giocato un calcio offensivo, ma gli anni passano per tutti; Busquets sarà squalificato e la sua assenza sarà determinante, perché è quello che fa filtro. Ho visto diverse gare dei blaugrana e ho notato che hanno sempre concesso tanto agli avversari, lasciandogli campo e spazio. Se così fosse anche col NAPOLI…”. Un pensiero su Gattuso: “Sono contento per Rino. Ci ha messo pochissimo per far capire alla squadra come stare in campo e ad avere la stima della squadra. Le chiacchiere stanno a zero: il NAPOLI sta bene e si è visto anche nella crescita tecnico-tattica e di mentalità nell’affrontare in vario modo le diverse partite”. W su Osimhen: “Ho visto tante volte dal vivo Osimhen: è fantastico, mi piace da morire. Gattuso voleva uno che aiutasse la squadra, che segnasse e il nigeriano ha tutte queste caratteristiche unite ad una straordinaria rapidità: Osimehn non è un giocatore di prospettiva, ma è uno già pronto per far bene al NAPOLI”. Capitolo Juventus: riuscirà ad accedere ai quarti? “Me lo auguro per il calcio italiano e per la Juventus. Il Lione è una squadra insidiosa, lo si è visto anche contro il PSG: hanno giocatori veloci e rapidi che danno fastidio. I bianconeri hanno avuto alti e bassi dopo il lockdown, ci vorrà qualcosa in più per andare avanti in questa Champions League. Bagni e la sua carriera”. Infine racconta un aneddoto della sua amicizia con Maradona: “Siamo arrivati a NAPOLI lo stesso anno, la nostra amicizia è nata in albergo. Noi lo ringraziamo tutti perché noi eravamo un’ottima squadra, ma senza di lui non avremmo vinto. Era un uomo squadra, ci spronava, si è fatto voler bene da tutti, una persona spettacolare anche fin troppo generosa… Poi ha commesso degli errori e ha pagato per quello che ha fatto. Durante il suo periodo nero lo ho avuto qui a casa con la mia famiglia, gli siamo stati vicini parlandogli, dialogando con lui, facendo le cose normali da amici veri”.
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