L’accordo tra Regione Campania e sanita’ privata per poter usufruire di posti letto aggiuntivi durante l’emergenza covid finisce sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti: secondo le indagini svolte finora dalla Guardia di Finanza di Napoli, potrebbe ammontare a circa 20 milioni di euro il danno erariale per le somme erogate in modo non corretto a 56 strutture private, in base a quell’accordo. Lo scrive oggi l’edizione napoletana di Repubblica.
Oggetto del contendere – gia’ al centro di esposti della Cgil e del M5s – alcuni punti di quella intesa, in particolare quello che prevedeva di pagare “il 95 per cento del budget mensile assegnato ogni anno alle singole cliniche a prescindere dal valore reale della produzione”.
Una norma varata nei giorni dello scoppio dell’emergenza, poi ridimensionata nelle settimane successive, che in sostanza avrebbe consentito ai privati di ottenere introiti pur in assenza di posti letto realmente utilizzati. In ogni caso sulla correttezza dell’accordo e delle successive procedure di pagamento dovra’ ora esprimersi la procura regionale della Conte dei conti, sul cui tavolo e’ giunto il dossier investigativo delle Fiamme gialle.
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