L’uomo positivo al Coronavirus viaggiava con moglie e figlio su un aereo atterrato a Firenze.Ora si cercano gli altri passeggeri.
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Quando รจ sceso dall’aereo ha scoperto di essere positivo al Coronavirus ; immediatamente il Dipartimento di prevenzione dellโAsl Toscana Centro ha avvertito il Ministero della Salute della presenza di un cittadino albanese positivo al Covid-19 e che poche ore prima aveva viaggiato su un volo di linea atterrato a Firenze.
L’uomo di 34enne e residente a Prato, stava ritornando dal suo Paese insieme alla moglie e al figlio . Quando รจ stato raggiunto dai sanitari ha detto di essersi subito messo in quarantena ; parallelamenteย sono state tutte le verifiche necessarie per identificare tutti i suoi contatti e spostamenti e per rintracciare tutti coloro che hanno viaggiato con lui sullo stesso aereo. Purtroppo le sue condizioni di salute si sono aggravate e l’uomo รจ stato ricoverato allโospedale Santo Stefano di Prato.
Controlli sui voli in arrivo in Italia
In Campania nelle scorse ore c’รจ stato un altro caso simile : un cittadino salernitano รจย risultato positivo al Coronavirus di ritorno da New York ed atterrato a Roma.
Ha scoperto anche lui di essere positivoย soltanto al rientro in Italia.
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha chiesto controlli piรน rigorosi per chi arriva in Campania, dallโestero e non.
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E ovviamente preoccupa la situazione a Roma, infatti da ieri รจ in vigore l’ordinanza della Regione Lazio per prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica da Coronavirus sopratutto aumentandoย i controlli sui voli speciali provenienti da Dacca (Bangladesh).
Dalla capitale del Bangladesh negli ultimi giorni sono arrivate 39 persone risultate poi positive.
L’ordinanza dunque prevede che i passeggeri dei voli speciali provenienti da Dacca vengano sottoposti al loro arrivo al test sierologico e a quello molecolare,per verificare tempestivamente l’eventuale positivitร cosi da limitare il piรน possibile la circolazione del virus.
“L’Italia sta sottovalutando i casi importati dall’estero”
A dirlo รจย Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di virologia e microbiologia dell’Universitร di Padova che aggiungeย “Mentre dovrebbe attuare maggiori controlli sugli arrivi da Paesi a rischio. La maggior parte dei focolai sono tutti di importazione e sicuramente non รจ stato forse valutato a pieno quello che sta succedendo negli altri Paesi“.
Secondo lui bisogna fare di piรน come predisporre test e tamponi per i voli in arrivo.
“Chiaramente serve la logistica, bisogna vedere quanti passeggeri ogni giorno vengono tracciati. Occorre poi fare delle stime”, ha spiegato l’epidemiologo al quotidiano Il Messaggero, aggiungendo: “Servirebbe dotare le frontiere della possibilitร di accesso al codice di prenotazione che permette di identificare il tragitto. Teoricamente saremmo ancora in tempo, diciamo che siamo all’ultimo momento giusto“.
Comunque i focolai non devono spaventare: “Sono normali. Giร ad inizio di aprile avevo detto che l’epidemia sarร costellata da tanti focolai e che bisogna avere la capacitร di isolarli e controllarli. A questo punto aggiungo che probabilmente a ottobre-novembre saranno sicuramente piรน frequenti e di dimensioni maggiori“. Tutto “si basa sulla nostra capacitร di reazione, sulla tempestivitร con la quale vengono identificati i focolai e sulle procedure che verranno applicate. La differenza sta tutta lรฌ. Paradossalmente dipende da noi“, ha concluso Andrea Crisanti.
Articolo pubblicato il giorno 7 Luglio 2020 - 19:37