Non ce l’hanno fatta i 27 leader europei a trovare un accordo nella notte sulla risposta anticrisi e sul bilancio Ue 2021-2027. Non sono bastati quattro giorni interi per superare il doppio sbarramento degli Stati ‘frugali’ (Austria, Danimarca, Svezia e Olanda), cui si e’ aggiunta la Finlandia, e di Ungheria e Polonia.
I primi per ridurre il volume finanziario di Next Generation Eu dal tetto di 750 miliardi, tagliando notevolmente la parte delle sovvenzioni a fondo perduto agli Stati. Per ore nella notte e’ proseguito il braccio di ferro, con la decisione, poco prima delle sei del mattino, di riconvocarsi oggi pomeriggio alle 16.
L’attesa, pero’, e’ che un accordo possa essere a portata di mano. Il premier Conte ha detto che il presidente Ue Michel ha indicato che oggi proporra’ la riduzione dei sussidi a 400 miliardi o 390 miliardi. Lo scontro notturno ha riguardato l’equilibrio sussidi/prestiti: i frugali non si sono schiodati da quota 350 per gli uni e per gli altri, sulla base di una riduzione del ‘pacchetto’ da 750 miliardi a 700.
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