“Vediamo chi di voi vuole morire stasera, ancora non avete capito che dovete chiudere? Scassate tutto, scassate tutto”.Erano di questo tenore le minacce che il gruppo cammorristico dei fratelli Domenico e Raffaele Scotto di Secondigliano, che puntava a mettere le mani sulle piazze di spaccio del litorale pontino, faceva a alcuni negozianti della zona.
L’episodio e’ citato nell’ordinanza di custodia firmata dal gip Ezio Damizia. Nel provvedimento vengono ricostruite le dinamiche della lotta tra clan “che vedevano contrapposti alcuni gruppi rivali per il controllo del mercato della droga a Minturno, Scauri, Formia, Gaeta e comuni limitrofi”. Le indagini dei carabinieri hanno fatto emergere come il clan Scotto volesse, “azioni violente affermarsi sul territorio eliminando la concorrenza”. Il gip scrive che la droga arrivava “sia dalla Campania che dall’estero, in particolare dalla Spagna” e “veniva rivenduta al dettaglio rifornendo le varie piazze di spaccio nei comuni del litorale pontino attraverso i vari appartenenti al sodalizio”.
“Capi indiscussi – scrive il giudice – sono i fratelli Domenico e Raffaele Scotto. I due avevano scelto come base operativa Scauri” e in particolare la frazione del comune di Minturno. Un territorio, quello del basso Lazio, che “subisce l’influenza campana dal punto di vista criminale. Aree territoriali gestite e sottoposte al controllo di clan camorristici. Tra questi viene in evidenza il clan ‘Gallo’, il clan Antinozzi-Mendico di Santi Cosma e Damiano-Castelforte e il clan Sacco Boschetti-Mallo”.Sotto ai fratelli Scotto vi erano Valentino Sarno, presso la cui abitazione nel corso del blitz è stata sequestrata una pistola calibro 44 Magnum con matricola cancellata, e Massimiliano Mallo, quest’ultimo fratello del più noto Walter in carcere da tre anni e autore di una violenta faida con il gruppo dei Lo Russo di Miano.
Per assumere il controllo dell’attivita’ di approvvigionamento e smercio di cocaina, hashish, marijuana e shaboo, imponendosi sul territorio, avevano posto in essere aggressioni e minacce anche ricorrendo alluso di armi e di manufatti esplosivi, sino a conquistare l’egemonia nella vendita di droghe in un’ampia area incentrata su Scauri, nota localita’ turistica del comune di Minturno (Lt).
In particolare, nel corso delle indagini: veniva fatta piena luce sulle modalita’ con le quali i predetti indagati, alcuni dei quali contigui a clan camorristici operanti nel quartiere Secondigliano di Napoli, importavano ingenti quantitativi di stupefacente dalla citta’ partenopea e dalla Spagna; sono state tratte in arresto complessivamente 13 persone; sono stati sequestrati: 450 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina; 9 kilogrammi di hashish; 350 grammi di marijuana; 100 grammi di shaboo; una pistola marca Beretta calibro 9×21 completa di caricatore e 13 proiettili, arma risultata rubata; 2 ordigni esplosivi di fattura artigianale, uno dei quali recuperato il 17.02.2016 prima che esplodesse, mentre l’altro e’ stato fatto deflagrare il 28 febbraio 2016, causando solo danni a cose. Nel corso delle operazioni di esecuzione, uno degli arrestati di Napoli e’ stato trovato anche in possesso di una rivoltella calibro 44 magnum matricola abrasa e 10 proiettili.
ALIBERTI MICHELE
BARATTOLO MARCO
BRANCACCIO CARMINE
CAMEROTA DIEGO
CLEMENTE ARMANDO DANILO
DE ROSA DOMENICO
DE ROSA GIUSEPPE
DI MEO GIANCARLO
FORTE STEFANO
LEONE FRANCESCO
LEONE GIUSEPPE
MALLO MASSIMILIANO
NOCELLA GIOVANNI
PALUMBO WALTER
PARENTE RAFFAELLA
PRETE AMEDEO
ROTONDO MATTEO
SARNO VALENTINO
SCARPA DANIELE
SCOTTO DOMENICO
SCOTTO RAFFAELE
SELLITTO GIUSEPPE
Articolo pubblicato il giorno 2 Luglio 2020 - 11:40