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Terra dei Fuochi, brucia discarica di materiali plastici: fiamme, improvvise e violente vicino all’A30

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Inaugurata la stagione dei roghi: fiamme, improvvise e violente, hanno ieri mattina divorato l’ennesima megadiscarica.

รˆ stata riattivata la ยซfornace di via Santafedeยป. E per questo, รจ stata una domenica mattina di fuoco: il solito alto cono di fumo nero, acre e denso, รจ tornato a campeggiare nell’area tra l’Interporto Sud Europa e l’autostrada A30.

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Manifestamente doloso un incendio che ha divorato sterpaglie, zeppe di materiale plastico e rifiuti solidi urbani e speciali accumulati sistematicamente nelle ultime settimane nelle aree adiacenti il cantiere per la costruzione del casello autostradale Maddaloni sulla Caserta-Salerno. A facilitare il ritorno degli sversamenti clandestini รจ bastato stop prolungato alle attivitร  edilizie, prima grazie al lockdown e poi al ben piรน complesso avvicendamento tra ditte affidatarie dell’appalto. Vanificato cosรฌ tutto il lavoro di bonifica e ripristino dei luoghi effettuati da Autostrade per l’Italia con la rimozione di tre accumuli indifferenziati. Alle ore 9, le fiamme erano giร  alate quando รจ partito l’allarme indirizzato al Nucleo operativo della protezione civile comunale. Sul posto anche i Carabinieri. Piรน che un’attivitร  di spegnimento รจ stato necessario aspettare che il fuoco consumasse tutto il materiale combustibile. Resta la sconcerto per un evento ampiamente atteso.

Qui, i sigilli, l’attivitร  giudiziaria e i pattugliamenti continui dell’Esercito orami non bastano piรน. Lo sversatoio (esteso su circa oltre 11 mila metri quadrati) funziona come un inceneritore a cielo aperto. รˆ stato sequestrato piรน volte dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri. Ora preoccupano le conseguenze: non solo non si riesce a fermare il ritorno dei focolai, ma neppure a provvedere alla rimozione delle vaste aree annerite. Il regime dei venti favorevoli ha risparmiato le ampie coltivazioni di granturco insediate entro un raggio di 500 metri. Eppure i primi a combattere contro l’abbandono dei rifiuti sono i contadini: la Cicc agricoltura, Saab e Federagri hanno segnalato 15 nuovi piccoli roghi dall’inizio dell’anno. ยซOgni 15 giorni – testimonia il responsabile di zona Giuseppe Riccio – nelle medesime aree, giร  date alle fiamme, vengono prima accumulati nuovi rifiuti e poi sistematicamente incendiati. E l’emergenza continua perchรฉ nuovi accumuli crescono. Sono diventati giganteschi, nonostante due bonifiche fatte dal comune, quelli creati di nuovo creati nell’area tra l’ex centrale Turbogas e l’A30. Non si contano piรน nemmeno le segnalazioni e gli avvistamenti delle pattuglie dell’Esercitoยป.

Il problema รจ burocratico e finanziario. Norme alla mano toccherebbe all’ente locale intervenire. Ma il Comune non ce la fa. Non รจ una resa ma il riconoscimento dell’impossibilitร  di far fronte allo smaltimento clandestino di rifiuti speciali nelle aree periferiche. ยซDichiaro e certifico ufficialmente spiega il sindaco Andrea De Filippo- che da soli non riusciamo a far fronte a discariche presenti dappertutto il territorio comunale. Sebbene, le norme scaricano sul comune gli oneri di questa emergenza ambientale dico che siamo al cospetto di una emergenza ordine pubblicoยป.

Nessuna sanzione amministrativa potrร  mai fermare o arginare il traffico illecito di rifiuti. Oltre i principi il problema รจ concretamente economico. ยซNon sono previsti aiuti regionali nell’ambito del protocollo Terra dei Fuochiยป denuncia il sindaco.


Articolo pubblicato il giorno 27 Luglio 2020 - 14:42


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