L’intervento dei militari ha permesso di riscontrare una serie di reati contro l’ambiente, legati alla produzione e immissione di fumi nell’atmosfera, nonché di smaltimento incontrollato e di scarico delle acque reflue direttamente nel terreno. L’intero impianto, esteso su un’area di circa 350 metri quadrati, comprensivo dei macchinari utilizzati per le lavorazioni, è stato posto sotto sequestro.
Nell’ambito del servizio, i carabinieri hanno denunciato un 44enne, titolare di un’autofficina sita in via Marciotti, in relazione allo smaltimento illecito dei rifiuti speciali e non derivanti dalle lavorazioni meccaniche. Parti di motori, plastiche, pneumatici ed altre componenti plastiche, erano state illecitamente sversate su un’area di oltre 100 metri quadrati, che è stata sequestrata per la successiva bonifica.
Un 49enne già noto alle forze dell’ordine, è stato infine sanzionato amministrativamente per 5mila euro, in relazione ad irregolarità nella gestione della propria impresa di officina ed elettrauto, in assenza delle certificazioni ed abilitazioni necessarie.
I controlli finalizzati alla tutela dell’ambiente, in particolare nell’area compresa e a ridosso del Parco Nazionale del Vesuvio, proseguiranno per tutto il periodo estivo, particolarmente delicato anche sotto il profilo della prevenzione degli incendi, spesso derivanti dallo sversamento ed accumulo incontrollato di rifiuti.
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