Il secondo posto nella Liga, alle spalle del Real Madrid, nell’immediato, non provochera’ terremoti dalle parti della Sagrada Familia. Nessun cambio d’allenatore, niente stravolgimenti. Anche perche’, il tempo stringe e il ritorno degli ottavi di Champions contro il Napoli (andata 1-1) si avvicina. Certo, il titolo conquistato ieri sera dal Real Madrid, sommato alla sconfitta contro i modesti navarri dell’Osasuna di Pamplona, condito dalle parole taglienti di Leo Messi (“se non cambia qualcosa sfumera’ la Champions, perche’ rischiamo di perdere anche contro il Napoli”), hanno comunque lecerato un ambiente gia’ provato dalle continue polemiche pre e post Covid-19. Il Barcellona e’ una polveriera, ,a si cerca di salvare ancora una stagione che – viste le premesse – sembrava destinata a regalare altre soddisfazioni alla vasta tifoseria. Fonti del club catalano, secondo quando rivela il Mundo Deportivo, hanno assicurato che non verranno adottate misure drastiche, smentendo una serie di voci che si erano diffuse nella notte e che ipotizzavano un altro cambio in panchina, o addirittura un ritorno di Ernesto Valverde per sostituire Quique Setie’n che, a sua volta, aveva preso il posto proprio del ‘txingurri’. “Questo e’ il giorno della riflessione, aspettiamo che si calmino le acque”, precisano fonti del club blaugrana. La dirigenza non sembra propensa a dibattere sulla continuita’ di Quique Setie’n, ma lasciano aperto qualsiasi palcoscenico.
Le dure parole di Messi hanno pero’ indicato la strada: da gennaio, proprio quando Valverde e’ stato sollevaro dall’incarico, la squadra non ha entusiasmato ed e’ emersa una ‘disconnessione’ fra lo spogliatoio e lo staff tecnico; questo nonostante i giocatori abbiano fatto ammenda, assumendosi le proprie responsabilita’. La situazione resta in bilico e, da oggi all’8 agosto, puo’ accadere di tutto. L’idea nell’immediato e’ di chiudere la Liga domenica e poi guardare alla Champions. Non caso Messi, dopo il ko casalingo contro l’Osasuna, ha parlato di “squadra che dovra’ partire da zero, per affrontare nel miglior modo possibile la Champions”. “Siamo il Barcellona – ha detto la ‘Pulce’ – e siamo obbligati a vincere ogni partita. Ma siamo anche una squadra irregolare, debole, che perde troppi punti per strada”. La questione principale porta dritto all’eventuale ritorno di Pep Guardiola sulla panchina dei blaugrana. Messi spingerebbe per riavere il ‘Pep’, sgradito all’attuale presidente Bartomeu, il cui mandato scadra’ l’anno prossimo. Il ritorno a breve del fautore del ‘tiki-taka’ – che a Barcellona ha fatto proseliti – potrebbe avvenire solo se l’attuale presidente decadesse, portando il club alle elezioni anticipate. In caso contrario, Messi e Guardiola dovranno attendere ancora diversi mesi per veder esaurire tutto il mandato presidenziale.
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