Domani, martedì 14 luglio, al Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio, va in scena alle 19.00 a Palazzo Fondi il terzo e ultimo spettacolo (in replica il 15 luglio) del progetto Rua Catalana a cura di Enrico Ianniello, che costruisce un ponte tra la Catalogna e Napoli attraverso il teatro. In prima assoluta, Plastilina, pièce di Marta Buchaca tradotta da Ianniello per la regia di Mario Gelardi, una produzione del Nuovo Teatro Sanità: Teresa Saponangelo e Ivan Castiglione interpretano, insieme a Vincenzo Antonucci, Mariano Coletti, Giampiero De Concilio e Arianna Iodice, una storia che l’autrice ha composto ispirandosi a un episodio di violenza realmente accaduto, specchio del cinismo di una generazione che trova complicità e protezione negli adulti. Plastilina cerca infatti di capire la violenza dei giovani e da che cosa essa sia provocata, senza assoluzione né per i padri né per i figli. La storia ha un taglio chirurgico, che espone al pubblico la coscienza dei protagonisti – madre, padre, figlio e amici di quest’ultimo – come un organo che palpita. Il testo pone tutti i personaggi davanti a una scelta etica e umana: come spesso accade nelle famiglie in cui avviene un atto violento, la coppia si divide invece di unirsi e le parole diventano lame.
Arriva al Cortile della Reggia di Capodimonte alle 21.00 e alle 23.00 (ingresso da Porta Piccola) Edipo – Una fiaba di magia della Societas, che da molti anni attraversa un originale percorso di ricerca artistica, tra i più significativi in Italia e all’estero. Ideato da Chiara Guidi in dialogo con Vito Matera, il lavoro, coprodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione e interpretato da Francesco Dell’Accio, Francesca Di Serio, Chiara Guidi, Vito Matera, Filippo Zimmermann, con le voci di Eva Castellucci, Anna Laura Penna, Gianni Plazzi, Sergio Scarlatella e Pier Paolo Zimmermann, è accompagnato dalle musiche di Francesco Guerri, tratte dal disco Su Mimmi non si spara! (RareNoiseRecords, 2019), e di Scott Gibbons. «La storia di Edipo – si legge nelle note di regia – è una tipica fiaba di magia. Si ricollega ai culti di fertilità delle antiche civiltà dei fiumi: la vecchia madre terra accoglie nel suo grembo il giovane seme che vi penetra per nascondersi, dormire e generare un frutto. Ma cosa succede là sotto, in quel tempo di macerazione e morte del seme nella terra? Quale storia vive nella terra? Come entrarvi dentro e vederla? La Sfinge lo sa, ma solo quando i bambini avranno decifrato i suoi enigmi aprirà il sipario per accedere nell’antro della terra dove un seme, in essa custodito, dischiusosi diviene un uomo: Edipo».
Alle 21.00 (in replica alle 23.00) il palco della Fagianeria di Capodimonte (ingresso da Porta Miano) ospita i Chille de la balanza, fondata a Napoli nel 1973 e che dal 1998 è a San Salvi, ex città manicomio di Firenze. Claudio Ascoli dirige e interpreta Napule ’70, con la partecipazione di Sissi Abbondanza, uno spettacolo in prima assoluta sugli anni Settanta a Napoli, un emozionante incontro tra corpi di allora e di adesso: «Le cose più belle non sono quelle che hanno senso – si legge tra le note di regia che accompano lo spettacolo – ma quelle che hanno sensi, che ti prendono il corpo, nella totalità».
Per la sezione SportOpera a cura di Claudio Di Palma, in prima assoluta alle 21.00 al Casino della Regina del Real Bosco di Capodimonte (ingresso da Porta Miano) anche Corri, tratto dal bestseller di Roberto Di Sante, adattato e diretto da Ferdinando Ceriani e interpretato da Sebastiano Gavasso, attore e maratoneta. Un viaggio fisico e psichico che diventa anche musica, suonata dal vivo dalla violoncellista di fama internazionale Giovanna Famulari. La storia ha inizio con un uomo che precipita dal quarto piano e si conclude con lo stesso uomo che, mentre taglia il traguardo della maratona di New York, già pensa a quella di Tokyo. In mezzo, il percorso faticoso, appassionante e struggente del protagonista, Aldo Amedei, che si rialza dal “pozzo buio” della depressione, aggrappandosi alla corsa.
Al Giardino Romantico di Palazzo Reale, alle 21.00 (in replica alle 23.00), per la sezione Osservatorio va in scena Bolle di sapone, scritto e diretto da Lorenzo Collalti, con Grazia Capraro e Daniele Paoloni, una produzione KhoraTeatro in collaborazione con L’Uomo di Fumo: due personaggi ossessivamente timidi vivono le loro vite in maniera surreale, intrappolati in una visione fantasiosa del quotidiano. Quando uno scherzo del destino li mette in contatto, sono costretti a rivoluzionare la loro vita per ospitare l’altro, volenti o nolenti.
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