“L’ospedale di Agropoli e’ stato chiuso nel 2013, voi sapete da chi. Io avevo dato la mia parola che lo avremmo riaperto, lo abbiamo riaperto a tappe successive ma mi ero impegnato a riaprirlo definitivamente per questa estate”.
Lo ha detto oggi il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a margine della cerimonia di riapertura dell’ospedale di Agropoli (Salerno). “Avevo detto per il 30 giugno, abbiamo avuto una settimana di ritardo perche’ l’Asl doveva completare i contratti di assunzione dei cardiologi, degli anestesisti e anche di due farmacisti che abbiamo assunto per fare le preparazioni dei farmaci. Abbiamo dato la parola e l’abbiamo mantenuta. Oggi questo e’ un bellissimo ospedale che da’ serenita’ a tutte le famiglie di Agropoli ma che rappresenta anche un elemento di certezza per i flussi turistici, gli operatori commerciali, penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro”.
De Luca ha spiegato che l’ospedale non potra’ ospitare i codici rossi perche’ significherebbe “farli morire”. “Codice rosso significa un ragazzo che ha avuto un incidente motociclistico e ha un politrauma cerebrale, ortopedico. E’ evidente che deve andare nella struttura dove si salva la vita. Ma come voi sapete il 90% degli accessi ai pronto soccorso non sono codici rossi. Quindi nel 90% dei casi noi avremo la possibilita’ di dare assistenza a chi arrivera’ al pronto soccorso. Nei casi piu’ gravi si va nel Dea di secondo livello o addirittura al Cardarelli o altre strutture attrezzate perche’ noi dobbiamo salvare la vita dei cittadini”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Luglio 2020 - 14:24