Prosegue venerdì 3 luglio la tredicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la quarta diretta da Ruggero Cappuccio, realizzata con il sostegno della Regione Campania, presieduta da Vincenzo De Luca, e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, guidata da Alessandro Barbano.
In prima assoluta, alla Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte, alle ore 21.00, Bed Boy Jack, scritto e diretto da Bruno Fornasari, con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Sara Bertelà, Chiara Serangeli. Nei primi anni Novanta l’Austria è scossa da una serie di omicidi di prostitute che portano la polizia a fare i conti col primo serial killer nella storia del Paese. Il caso affascina molti giornalisti tra i quali lo scrittore Jack Unterweger che, condannato all’ergastolo per omicidio nel 1974, ha da poco ottenuto la libertà grazie all’appoggio dell’élite letteraria, in particolare del futuro premio Nobel Elfriede Jelinek. Quando l’indagine sugli omicidi delle prostitute sembra a un punto morto, la polizia comincia a sospettare proprio dell’uomo che tutti credevano pienamente riabilitato.
Dopo il successo della scorsa stagione, torna nel Cortile d’onore di Palazzo Reale, alle ore 21.00, Sala d’Attesa – The Waiting Room, scritto e diretto da Ettore De Lorenzo. Un talk show teatralizzato, con Ettore De Lorenzo, la band Bandaspè (Giosi Cincotti, Carlo di Gennaro, Machi Di Pace, Ugo Gangheri ed Ernesto Nobili), e con la partecipazione dell’attore Massimiliano Gallo e del cantautore Giovanni Truppi, che mette al centro del dibattito i temi della democrazia e delle diseguaglianze: la caduta del muro di Berlino dà inizio all’epoca della globalizzazione, periodo che rappresenta anche l’alba dell’era digitale. Da quel momento in poi il capitalismo non ha più avuto ideologie antagoniste tra loro. A loro volta, le tecnologie hanno letteralmente ribaltato l’idea di democrazia alla quale eravamo abituati. Attraverso lo scambio con il pubblico, che da spettatore diventa parte attiva del racconto, e grazie al contributo degli ospiti, si metteranno a confronto idee e visioni su altri mondi possibili e su come agire per la costruzione di un futuro migliore. Si alterneranno per discutere dell’argomento: Mauro Barberis (giurista), Paolo Macrì (storico), Lamberto Maffei (direttore dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr), Daniele Zovi (scrittore e divulgatore), Marco Musella (economista), Paolo Iorio (Direttore Museo Filangieri di Napoli), Antonio Trampus (membro del consiglio direttivo della Società italiana per lo Studio dell’Età moderna e professore di Storia moderna alla Ca’ Foscari di Venezia), Vincenzo Accurso (Operaio Whirpool e componente del Consiglio regionale della Uilm). Chi non è riuscito a garantirsi un posto per partecipare dal vivo allo spettacolo, quest’anno avrà comunque la possibilità di assistere all’evento in streaming gratuitamente sulla piattaforma Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania (https://cultura.regione.campania.it/en/web/teatro/live
) e sui canali radio e video di CRC (Radio CRC Targato Italia e sul Canale 620 del Digitale Terrestre) messi a disposizione dal NTFI.Non solo teatro nella terza giornata del Festival: sempre venerdì 3 luglio prende il via a Palazzo Fondi la sezione dedicata alle Mostre: quattro esposizioni a ingresso gratuito, visitabili a Palazzo Fondi dal giovedì alla domenica, dalle ore 17.00 alle 20.00, fino al 31 luglio. Fragile, a cura di Antonella Romano, si sviluppa in un percorso di sei sale in successione, come il susseguirsi di scene teatrali in un atto unico sul tema della fragilità umana. Girls Not Brides a cura di Romeo Civilli è una mostra fotografica sul fenomeno purtroppo ancora diffuso delle spose bambine in Bangladesh, paese che si colloca al quarto posto per il tasso di prevalenza di matrimoni precoci, nonostante il provvedimento Child Marriage Restraint Act approvato nel 2017. Ipnodramma a cura di Elena Tommasi Ferroni e con le animazioni di Jacopo Bette è un progetto appositamente pensato per il Napoli Teatro Festival Italia e prevede immagini che riprendono la metafora del teatro come forma d’arte in cui tempi e luoghi non sono soggetti alle regole spazio-temporali della natura. Tommaso Le Pera, tra i più importanti fotografi di scena contemporanei, attraverso ROBERTO HERLITZKA “VOGLIO FARE L’ATTORE”. Mostra fotografica di Tommaso Le Pera espone le immagini di una trentina di spettacoli da lui immortalati e interpretati da uno degli attori più amati in Italia.
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