“Oggi la Napoli buona si è presa la rivincita su quella zozza e incivile. Il secondo clean up nell’area sottostante i giardinetti intitolati a Nino Taranto è stato davvero un successo grazie alla partecipazione massiccia di militanti e volontari che si sono prodigati senza sosta per proseguire la pulizia dell’intera area, luogo simbolo della movida vomerese, utilizzata come una immensa pattumiera a cielo aperto. In poche ore abbiamo raccolto oltre 120 sacconi tra rifiuti di ogni genere, 858 chili di bottiglie di vetro (una media di 22kg a busta per 39 buste), indifferenziato (media sacchetto 13 kg per un totale di 14 sacchi), plastica (media 7 kg per busta per 30 buste).
Il frutto dei comportamenti inqualificabili di una tribù di incivili che preferisce gettare di sotto i resti delle loro serate invece di utilizzare decine di cestini gettacarte e i cassonetti per la raccolta differenziata presenti. Sedimentati nel tempo si sono raggiunti metri e metri di monnezza che, strato dopo strato, rappresenta Chiediamo a tutti di aiutarci a difendere la città da chi la inquina e la devasta. Abbiamo già in cantieri altre iniziative simili e invitiamo tutti a partecipare. Siamo sempre più numerosi e determinati. Adesso rivolgiamo un appello ai tantissimi ragazzi perbene che frequentano i giardinetti affinchè trovino il coraggio di opporsi quando vedono loro coetanei gettare rifiuti dal belvedere”. Queste le parole del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha partecipato al clean up coordinato da Gianpaolo Massaroli insieme ai consiglieri del Sole che Ride Rino Nasti della V Municipalità, e Salvatore Iodice della II Municiplità e al gruppo “Per una nuova Napoli”.
Tanti i volti dei partecipanti che hanno risposto all’appello di Europa Verde. Tra di loro una famiglia con tanto di bambini al seguito: “La troviamo un’iniziativa estremamente formativa su come deve essere il rapporto con tutto ciò che ci circonda”, hanno detto i genitori. Un volontario è giunto anche da Capri per partecipare all’evento: “Credo sia importante dare la testimonianza che noi vogliamo difendere la nostra terra, e quando posso partecipo sempre”. Forte la testimonianza di Antonio Mazza, percettore di reddito di cittadinanza: “Da marzo percepisco il reddito di cittadinanza, ho aderito all’ iniziativa perché ho ritenuto opportuno dare una mano. La mia speranza è quella di lavorare ma finora nessuno ha chiamato. Noi vogliamo essere utili per la comunità in attesa di trovare la risposta occupazionale che attendiamo da tempo. In molti la pensano come me. E poi, è bello vedere Napoli un po’ più pulita”
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