NAPOLI – “Lo Strumento Finanziario Negoziale (Sfin) è una grande opportunità per il rilancio delle imprese dopo la pandemia da Covid–19. La misura che mette in campo svariati milioni di euro, ben 91, per il rilancio delle imprese campane, necessita di un confronto con tutte le parti sociali in campo e richiede una grandissima attenzione”.
Lo ha detto Vincenzo Moretta, numero uno dei commercialisti napoletani, intervenendo al Webinar organizzato dall’Odcec partenopeo.
Sull’importanza dello Sfin, è stato chiaro anche Mario Mustilli, presidente di Sviluppo Campania: “E’ uno strumento finanziario innovativo che tenta di mettere insieme risorse pubbliche e private e che in futuro potrà essere rilanciato con modifiche di settore e scelte di investimento più ampie, tanto che guarda già alle nuove pianificazioni europee. Lo ‘strumento’ dovrà essere opportunamente assimilato dal sistema bancario che ha delle sue regole ma che con il passare dei giorni manderà il sistema a regime”.
Anche Liliana Speranza, Consigliere delegato della Commissione Programmi Comunitari dell’Odcec partenopeo sottolinea l’efficacia dello Sfin ma non nasconde alcune perplessità: “Ad oggi ha aderito solo un istituto bancario all’iniziativa, quindi, rivolgiamo un invito alle banche a partecipare in maniera concreta. Poi, ci preoccupano i tempi stretti per la partecipazione al bando da parte delle aziende e la necessità di maggiori risorse. Sarebbe bene se diventasse un appuntamento annuale per le imprese della regione. I commercialisti – ha aggiunto – in quanto responsabili della sostenibilità tecnica dei progetti dei loro clienti per uno sviluppo sano del territorio, chiedono all’ente regionale e a Sviluppo Campania di condividere la fase preparatoria dei progetti per raggiungere lo scopo comune quello di uno sviluppo sostenibile delle aziende”.
Un plauso alla Regione Campania è arrivato da Concetta Riccio, consigliere delegato della Commissione Agevolazioni Finanziarie ODCEC, “La prima che ha puntato sulla collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti creando un ponte tra fondi pubblici e fondi privati. La Regione Campania ha preferito avvalersi di un soggetto gestore utilizzando le disposizioni specifiche dei regolamenti comunitari che conosce gli strumenti finanziari che ha supportato la regione negli anni attraverso varie iniziative portate avanti nel tempo”.
Il ruolo delle banche è stato chiarito da Amedeo Manzo, presidente della Bcc Napoli e Campania: “I nostri 150 sportelli sono a disposizione non solo dei clienti ma anche di quegli imprenditori che aprono delle New Co, per acquisire mercato in un momento in cui c’è bisogno di energia, sostegno e credito redditizio. Abbiamo già realizzato un contatto con Cassa Deposito e Prestiti e ricevuto la modulistica. La lettera di disponibilità è un documento che richiediamo per valutare le operazione di finanza di medio termine dopo aver chiesto un corredo documentale alle imprese tale da convincerci a deliberare l’operazione”.
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