«L’idea di sventrare la Costa d’Amalfi con un costo per i cittadini di 18 milioni di Euro sulle stime di un aumento del traffico veicolare del 40% è una decisione semplicemente assurda, vuol dire non conoscere le gravissime problematiche legate alla mobilità locale. Non è ammissibile questa superficialità su un territorio dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità». Lo denunciano in una nota congiunta la Deputata del Movimento 5 stelle Anna Bilotti e il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Michele Cammarano che hanno entrambi presentato un’interrogazione per chiedere chiarezza su un progetto che non esitano a definire “uno scempio”, un mostro che contraddice la natura fragile della costiera Amalfitana. L’attuale assetto viario risulta essere lo stesso di quello originario del 1850 ed è un elemento fortemente caratteristico del sito, tra quelli che ne hanno determinato il riconoscimento della Costiera Amalfitana come patrimonio culturale dell’UNESCO nel 1997. «Giustificare un tunnel sulla base di un incremento sostanziale del traffico veicolare quando sono all’ordine del giorno le ordinanze di contingentamento è quantomeno folle. Il Comitato intergovernativo per il patrimonio mondiale dell’Unesco, nel 2019, ha fornito chiare indicazioni sui danni potenziali causati da eventi che possano pregiudicare il valore riconosciuto di questi siti – sottolineano – Più che pensare di spendere 18 milioni di euro per 400 metri di tunnel, ci sarebbe piuttosto da approvare un piano di gestione del sito Unesco Costiera Amalfitana, come prevede la legge 77 del 2006».
Il progetto si fonda su uno studio dell’Anas, che per la zona ipotizza in poco più di vent’anni un aumento del carico di traffico medio dagli attuali 5.500 veicoli giornalieri a ben 7.800. «Eppure – ricorda Bilotti – lo stesso Ministero dei trasporti ha ribadito come siano già insostenibili, per la Costa d’Amalfi, gli attuali volumi di traffico. Inoltre il piano straordinario per la mobilità turistica 2017-2022 prevede la promozione di servizi di trasporto innovativi e a basso impatto ambientale come capisaldi per la diffusione di un turismo moderno, responsabile e sostenibile». Per consentire la realizzazione del tunnel la Giunta della Regione Campania ha già detto sì a una variante al Piano urbanistico territoriale, che sarà sottoposta nei prossimi giorni all’esame del Consiglio. Nell’interrogazione si chiede di valutare, tra l’altro, se l’opera e il previsto incremento del traffico possano ritenersi compatibili con i principi di salvaguardia, conservazione e tutela continua del sito Unesco.
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