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Indagini sull’arsenale ritrovato dai carabinieri a casa del 63enne. Era stato consulente del Tribunale

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Indagini sull’arsenale composto da un ingente quantitativo di armi rinvenuto oggi in Santa Maria Capua Vetere, dai Carabinieri della Compagnia di Capua.

 

Decine tra fucili e pistole, migliaia di proiettili, pugnali, sciabole sono stati rinvenuti in un’abitazione di un 63enne del luogo. L’uomo, è stato arrestato per detenzione di armi e munizioni comuni e da guerra e ricettazione.
Era un esperto di armi al punto da essere stato, in passato, un perito del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, già coinvolto in una precedente inchiesta sul traffico illegale di armi. E’ questo il profilo di Gabriele D’Addio, il 63enne arrestato dai carabinieri di Capua per detenzione abusiva di armi comuni e da guerra e ricettazione.

L’indagine dei carabinieri ha preso le mosse in seguito ad alcuni furti nelle case di reperti bellici, in particolare sciabole e baionette della prima e della seconda guerra mondiale. I militari hanno cercato tra le persone che potenzialmente potessero essere interessate a tali oggetti e nel mirino è finito proprio il 63enne. Ieri sera così è scattato il blitz.

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua, nell’ambito di attività info-investigativa svolta a seguito di alcuni furti in abitazione commessi nel territorio di competenza, hanno eseguito una perquisizione domiciliare d’iniziativa nella città di Santa Maria Capua Vetere , all’esito della quale hanno rinvenuto e sequestrato, traendo in arresto il detentore:

– 4 fucili;

– 1 fucile mitragliatore;

– 3 pistole mitragliatrici;

– 11 pistole;

– 3 pistole lanciarazzi;

– 1 proiettile da mortaio;

– 20 Kg. di polvere pirica;

– 57 pugnali/baionette;

– 3 sciabole;

– 299 serbatoi;

– 1 silenziatore;

– migliaia di proiettili di vario calibro;

– parti e ricambi di armi;

– strumentazione idonea alla modifica di armi e alla ricarica di munizionamento.

L’intero arsenale è stato rinvenuto occultato in un deposito, in un soppalco ed in delle intercapedini ricavate tra le mura dell’abitazione dell’arrestato, accessibili da una botola.

Durante le fasi dell’operazione, l’arrestato ha provato a fuggire e ad ingoiare la chiave di accesso al predetto deposito.

L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Articolo pubblicato il giorno 9 Luglio 2020 - 20:08


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