I quattro sono accusati, a vario titolo, di avere prodotto esposti anonimi contro alcuni ex ufficiali e di essersi collegati abusivamente al sistema informatico per favorire alcuni esponenti della camorra locale. Gli inquirenti hanno disposto il sequestro dei telefoni cellulari, dei computer e delle pendrive nella disponibilita’ dei quattro tra i quali figura un luogotenente a cui gli inquirenti contestano la “violazione di atti coperti da segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico di sicurezza” aggravato dalla finalita’ di avere il clan Cimmino-Caiazzo-Brandi del Vomero. Gli esposti anonimi invece riguardano la presunta scomparsa di una somma di denaro sequestrata nel 2007: 245 euro.
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