I rappresentanti di più di 50 associazioni ambientaliste si sono riuniti in prossimità del Gran Cono di Ercolano per commemorare l’incendio che nel Luglio del 2017 ha devastato il Parco Nazionale del Vesuvio e per lanciare un messaggio chiaro alle istituzioni: “Il Vesuvio Siamo Noi”.
Un modo per consolidare il legame con la Montagna e per lanciare ancora una volta delle proposte Ente Parco, le cui politiche – a parere degli attivisti – non fanno altro che allontanare i cittadini dall’area protetta e dal senso senso di appartenenza ad essa.
All’iniziativa ha preso parte anche Francesco Servino, giornalista e ambientalista, con alcuni attivisti di Terzigno e San Giuseppe Vesuviano delle associazioni Arcadia e Spartacus: “Abbiamo aderito perché a nostro avviso il Parco deve aprirsi alle proposte di coloro che lo vivono: negli ultimi anni è venuto mancare il confronto con taluni cittadini e membri attivi delle associazioni che rappresentano una risorsa importante per il Parco e che andrebbero tenuti in considerazione in virtù del proprio impegno e delle proprie proposte. Il Vesuvio è dei cittadini: quelli che hanno preso parte come volontari nelle operazioni di spegnimento degli incendi meritano un particolare rispetto, perché hanno dimostrato di avere realmente a cuore la propria Montagna e di difenderla correndo qualsiasi rischio”.
Le associazioni chiedono quindi che si ristabilisca un equilibrio tra i cittadini e il Parco Vesuvio e che si venga fuori da un’ottica miope di gestione dello stesso, apparentemente proibizionistica e più concentrata sul turismo mordi e fuggi: la “Giornata in Ricordo del Grande Incendio” ha inteso, quindi, ricordare il valore del civismo come risorsa e che è importante abbracciare un’idea di Parco improntata sull’apertura, sul rispetto e sul confronto.
“Gli attivisti rappresentano una risorsa per la difesa del Parco, in virtù del loro legame viscerale con il territorio che sentono proprio e intendono proteggerlo a ogni costo. L’ appartenenza al territorio è l’unico deterrente contro inquinamento e distruzione. L’Ente Parco ascolti le proposte degli attivisti e delle associazioni è indispensabile il confronto e la collaborazione fra le parti per difendere la Montagna dalla mano distruttrice dell’uomo e promuovere così una nuovo intesa che si avvalga dell’impegno incondizionato di tutti a difesa di un patrimonio naturale comune”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi che ha mostrato apprezzamento per l’iniziativa.
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