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Droga e kalashnikov al Parco Verde di Caivano: la DDA dispone il fermo di cinque boss del rione

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Caivano. Droga, kalasnikov e minacce: i Carabinieri arrestano 5 persone su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli per associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, detenzioni di armi, violenza privata e danneggiamento aggravate dal metodo mafioso.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna il 26 giugno scorso hanno arrestato cinque persone responsabili di episodi gravissimi nell’ambito della gestione dello spaccio nel Parco Verde di Caiavano.
L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e coordinata dalla D.D.A. napoletana, ha consentito di documentare un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, con base operativa nell’insediamento popolare denominato “Parco Verde” di Caivano. Nel corso delle operazioni è stato individuato un laboratorio per la preparazione e il confezionamento di sostanza stupefacente, e il ritrovamento di circa 1,5 kg di sostanza stupefacente di varia natura già suddivisa in dosi (cocaina, eroina, hashish e marijuana), di due pistole, 4 caricatori per fucile mitragliatore AK47 “kalashnikov”, nonché munizionamento di vario calibro.
Numerosi gli episodi di detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente ai fini di spaccio documentati dai militari nel corso delle indagini.
Sequestrati oltre 5 mila euro, provento dello spaccio, trovati in possesso del capo promotore dell’organizzazione criminale. Inoltre è stato accertato che il gruppo ha messo a segno una serie di episodi minatori nei confronti di un’intera famiglia, residente nel complesso popolare per far loro tollerare la presenza della piazza di spaccio, ubicata all’ingresso del loro palazzo. Quando poi i carabinieri hanno individuato il laboratorio di confezionamento della droga il gruppo criminale ha accusato, infondatamente, i componenti del nucleo familiare di essere i responsabili della ‘soffiata’ alle forze dell’ordine. A quel è partita una spedizione punitiva con il danneggiamento di una delle autovetture in uso alla famiglia che per paura di ritorsioni non ha mai denunciato l’episodio.
Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi sono stati ritrovati e sequestrati 570 gr di sostanza stupefacente di tipo hashish, suddivisi in 600 dosi, detenute da una delle persone fermate e circa 200 grammi di marijuana riconducibile al predetto sodalizio.
Sono stati sequestrati, inoltre, circa 8 mila euro in denaro contante detenuto dalle persone sottoposte a fermo, in quanto ritenuti provento di attività delittuose legato allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti.
All’esito dell’udienza di convalida il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei 5 fermati.


Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2020 - 18:20

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