Sarà la Direzione distrettuale antimafia di Napoli ad indagare sull’omicidio a Casoria del 18enne Antimo Giarnieri, ucciso con quattro colpi di pistola calibro 7.65.
Al momento gli investigatori e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. Anche se incensurato per gli investigatori la dinamica dell’accaduto ha tutte le caratteristiche dall’azione di stampo camorristico e, sottolineano fonti investigative, c’e’ una evidente sproporzione tra la violenza del raid (sono stati esplosi almeno sette colpi) e le persone prese di mira.
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Gli inquirenti stanno studiando anche i social del giovane i contatti telefonici e le chat. Sulla immagine di copertina del suo profilo facebook c’è scritto “A werr ngap!”. E in posto di qualche anno fa vi è scritto: “Agli infami il peggior male, ai detenuti il buon natale”. Per questo motivi la Dda vuole capire gli eventuali collegamenti del giovane con i clan locali.
Insieme con il giovane, deceduto nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli poco dopo il suo arrivo nel pronto Soccorso, e’ stata ferita anche una seconda persona, un altro giovane, anch’egli incensurato e non ancora diciassettenne. Le sue condizioni non sono gravi: potrebbe quindi fornire utili informazioni agli inquirenti. Sia il ferito sia gli altri ragazzi che erano con lui potrebbero essere di aiuto alle indagini. Il fratello Vittorio era stato legato ai Nuovi Casalesi e a lui dedicava i suoi post su facebook. Vittorio è in carcere da 4 anni.
Articolo pubblicato il giorno 9 Luglio 2020 - 13:15