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Il Coronavirus può procurare mal di testa e altri sintomi anche gravi

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Il “nuovo” Coronavirus può procurare mal di testa , con sintomi lievi come mal di testa ma anche sintomi più gravi come disturbi dell’umore;in casi più gravi anche l’ictus. I dati provengono da uno studio italiano e da una ricerca inglese

Il nuovo coronavirus potrebbe causare mal di testa (la cefalea) , sintomi neurologici di vario genere fino a gravissime complicazioni come ictus ; inoltre potrebbero esserci anche problemi psichiatrici.

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La lista dei sintomi

e delle complicanze associate al Covid-19, nei pazienti ricoverati  si allunga.
Sono due gli studi a spiegare questa situazione,una ricerca europea con scienziati italiani dell’ospedale San Paolo e della Statale di Milanopubblicata su European Journal of Neurology ; poi uno studio svolto varie università inglesi, fra cui quella di Liverpool e  pubblicato su su Lancet Psychiatry.
Le due ricerche hanno mostrato un collegamento fra Covid-19 e sintomi neurologici.

Sintomi neurologici

L’indagine è stata portata avanti coinvolgendo medici europei e si è svolta con questionari online di 17 domande.
In tutto sono stati raccolti 2.300 questionari che riportavano la presenza di un sintomo neurologico in quasi due terzi dei pazienti con coronavirus, di cui quasi il 75% sono passati nelle sale d’emergenza delle unità Covid-19.
La parte più importante della ricerca secondo gli autori è che i sintomi neurologici sarebbero abbastanza diffusi, questo ovviamente basandosi sui dati.

I problemi più diffusi erano mal di testa (circa il 60% dei pazienti), dolori muscolari sempre alla testa e una perdita dell’olfatto temporanea nella metà delle persone (e anche del gusto in circa nel 40% dei casi).

C’è anche un 21% che avrebbe riportato eventi importanti come ictus ma ricordando che i risultati si basano su dati di pazienti con Covid-19 grave.

Ha spiegato Alberto Priori, direttore della Clinica neurologica III dell’ospedale San Paolo che “I meccanismi possono essere diretti per effetto della diffusione del virus nel tessuto nervoso, come dimostrato al Polo Universitario San Paolo”.

E prosegue l’esperto che ci sono anche meccanismi indiretti come per esempio l’importante attivazione della coagulazione del sangue, che possono portare ad ictus.
Per questo motivo gli esperti concludono che è necessario tenere sotto controllo le manifestazioni neurologiche anche tardive, una volta che la persona è guarita.

Il Case Report Inglese

Invece la ricerca condotta dall’università di Liverpool insieme ad altri enti di ricerca è un case report.
Descrive i sintomi neurologici e psichiatrici di 125 persone con Covid-19 nel Regno Unito e vengono descritti i sintomi neurologici di 77 pazienti che hanno avuto un ictus dovuto alla chiusura di un’arteria cerebrale.
Poi sono stati studiati i sintomi di 9 pazienti che hanno avuto un ictus dovuto alla rottura di un’arteria e una persona in cui è stato causato dall’infiammazione dei vasi sanguigni nel cervello.

Altri 39 pazienti hanno mostrato invece confusione mentale e cambiamenti nel comportamento e 7 di loro avevano un’encefalite.

La restante parte, 23 pazienti, hanno manifestato problemi psichiatrici, inclusi sintomi psicotici, assimilabili a quelli della demenza e dei disturbi dell’umore.

I ricercatori specificano comunque che non si può escludere che questi disturbi psicologichi e psichiatrici non fossero presenti anche prima.

Indubbiamente condividere i dati è essenziale in queste ricerche come viene ripetuto dagli autori cosi che si possa avere un riconoscimento sempre più precoce e un trattamento ancora più adeguato rispetto alle possibili complicazioni del Covid-19.


Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2020 - 19:49


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