Non si arresta la marcia macabra dell’epidemia da coronavirus nel mondo, che sino a questa mattina ha provocato più di 11,6 milioni di contagi nonché 538.058 decessi accertati.
Sono invece 6,3 milioni le persone tornate negative al tampone per la diagnosi del nuovo coronavirus. Di queste, però, una percentuale ancora tutta da definire ma non indifferente ha riportato danni più o meno gravi nonché più o meno permanenti, tanto che appare certo che, una volta risolta l’emergenza pandemica, ogni paese dovrà trovare il sistema migliore, ed attrezzarsi adeguatamente, per supportare questi veri e propri “reduci” dell’infezione da SARS CoV-2.
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Gli Stati Uniti sono ancora, e di gran lunga, il paese più colpito dall’infezione: con le 337 morti supplementari registrate nelle 24 ore dall’ultimo bollettino i decessi provocati dal Covid negli States hanno superato quota 130mila, giungendo a 130.306. A un passo dai tre milioni invece il numero dei contagi accertati dalla comparsa del morbo sul territorio americano mentre i “nuovamente negativi” sono 920mila. Attualmente l’ondata epidemica si sta abbattendo con particolare virulenza negli stati meridionali e in quelli occidentali.
Articolo pubblicato il giorno 7 Luglio 2020 - 08:54