Caivano brucerà 400.000 tonnellate di ecoballe l’anno
Tre milioni di tonnellate di ecoballe saranno trattate per la selezione di materiale da riciclo e la produzione di combustibile solido secondario. Questo il nuovo piano della Regione Campania per lo smaltimento di 4,5 milioni di tonnellate di ecoballe accumulate tra la fine degli anni ’90 e il 2000 nelle gravissime crisi rifiuti che la Campania ha attraversato. Le ecoballe verranno lavorate all’interno degli impianti di Giugliano in Campania e Caivano.
La costruzione della linea di Caivano che trasformera’ le ecoballe in combustibile solido e’ partita e sara’ conclusa tra nove mesi, quando comincera’ la trasformazione, tutto il processo e’ stato affidato con gara d’appalto ad A2a con un bando da 212 milioni di euro. “Il ministero dell’ambiente – ha spiegato il vicepresidente della Regione con delega all’ambiente Fulvio Bonmavitacola – all’epoca ci disse di interrare le ecoballe creando la piu’ grande discarica d’Europa, due milioni di metri quadrati, oppure c’era l’ipotesi di un termovalorizzatore dedicato, su cui non abbiamo pregiudizi ma che ci avrebbe messo 24 anni tra progetti, gare, individuazione sito e costruzione prima delo smaltimento. Il nostro piano invece e’ gia’ in azione con una delle tre filiere che trasporta fuori regione e ora Caivano smaltira’ 400.000 tonnellate l’anno insieme ad altre 200.000 a Giugliano, arriviamo quindi quasi alla quota del termovalorizzatore di Acerra che smaltisce 700.000 tonnellate di secco l’anno, ma noi ci arriviamo senza dover chiamare l’esercito pero'”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Luglio 2020 - 18:02