Carburante dall’Est Europa commercializzato omettendo il versamento dell’Iva tramite 13 societa’ “cartiere” sparse in vari stati dell’Unione Europea, riconducibili a quattro imprenditori, due padovani e due napoletani, sottoposti oggi a misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Padova.
L’indagine, eseguita dalla Guardia di Finanza della Citta’ del Santo, ha portato a 20 perquisizioni a Padova, Verona, Milano, Terni, Napoli e Caserta. Sotto sequestro sono finiti beni per oltre 95,4 milioni di euro. Secondo le Fiamme Gialle, in tre anni i quattro imprenditori, attraverso la gestione delle 13 imprese “filtro” avrebbero venduto 410 milioni di litri di carburante omettendo il versamento di Iva ed emettendo fatture false per operazioni inesistenti. Il carburante, venduto in modo illecito a un prezzo estremamente competitivo, veniva stoccato in un impianto a Cologna Veneta, in provincia di Verona, e poi venduto a pompe di benzina in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Umbria.
Articolo pubblicato il giorno 8 Luglio 2020 - 14:33