L’idea di dare voce ancora una volta alle fragilità si è trasformata in una silloge narrativa, atta a selezionare e pubblicare racconti nel silenzio irreale del sospeso, nel transito stranito dalla confusione al vuoto, come afferma il curatore del progetto e della collana editoriale “racconti brevi”, lo scrittore Angelo Salvione.
Gli Autori, nazionali ed in qualche caso dall’estero, hanno colto il senso della proposta, ne hanno cavalcato l’onda nascente, hanno costruito storie intense, profondamente intime e cristalline. Alcuni di loro hanno fatto prevalere la fantasia pura, altri la rabbia o la paura, altri ancora hanno colorato di parole la loro esistenza strana e incredula, in un tempo che sarà ricordato come incerto e improbabile.
I disagi del tempo vissuto, le relazioni interrotte, le innaturali sensazioni sono protagonisti delle narrazioni, ma tra le pagine si affaccia sempre, prepotente e imperioso, un altro soggetto, una presenza impalpabile e volatile che le attraversa, tracciando un filo comune che le lega e le rende vive: la speranza.
A seguire i nomi degli autori ed i titoli scelti:
“A porte chiuse” di Maria Luparia;
“Albatri” di Giampaolo;
“Sismo” di Bertero;
“Anima e la ragione ritrovata” di Cristina Liberti;
“Altrimenti” di Carlo Baratta;
“Anna” di Monica Ferrari;
“Il Volo” di Bianca Silvestri;
“Petali di solitudine” di Carlotta Tommaselli;
“Coronavirus: meditazione sulla solitudine” di Alessandra Cesselon;
“Dialogo con me stessa” di Cristina Silvestri;
“I tre bruchi” di Domenico Fabris;
“Il grido della terra” di Amalia Barbara Di Bartolo;
“Il rumore del silenzio di Esther Buonanno”;
“Il biglietto” di Anna Romano;
“#iorestoacasa” di Cesare Diligenti;
“Irene al quarto piano” di Maria Rosa Arena;
“L’anima è nel bulbo” di Silvia Favaretto;
“L’inizio di un sogno” di Maria Romina Zocco;
“La boiserie bianca” di Alessandro Gabrielli;
“La camera dei ragazzi” di Valeria Cirillo;
“La finestra sul mondo” di Piera Smeriglio;
“Levità” di Enzo Saponara;
“Liam e i mostri” di Egle De Mitri;
“Pegaso” di Valentina Napoletano;
“L’infinito di stelle” di Patrizia Bove;
“Penelope” di Angela D’Agostino;
“Resto qua” di Pierpaolo De Santo;
“Solitudini d’amore ai tempi del coronavirus” di Alfonso Annunziata;
“Tre pesci colorati” di Donatella Dell’Anna;
“Una casa grande” di Elisabetta Marino;
“I ragazzi del ’99” di Rosanna Fappiano;
“Una insolita primavera” di Vittoria Principe;
Una storia a “quattro zampe” e a “quattro mani” di Alessandra Di Meola e Rosetta Di Cerbo; “Vuoti di solitudine” di Paola Fortuna.
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