Sorrento. Pubblicato dal Premio “Penisola Sorrentina” il primo fascicolo fotografico di un ciclo che il fotografo siciliano di fama internazionale ha dedicato al Grand Tour: un utile strumento di promozione per il rilancio del turismo culturale in Italia dopo il Covid-19
La fase 3 è in pieno svolgimento e il maestro siciliano della fotografia, Giuseppe Leone, è già in pienissima attività. La prima opera del dopo quarantena, a causa del Covid-19, nasce nel segno della bellezza e della antica tradizione culturale del Grand Tour.
È stato infatti appena pubblicato il primo fascicolo, ispirato a Sorrento, delle opere fotografiche, che l’artista di fama internazionale, di Ragusa, ha dedicato alla Campania, con l’obiettivo di consolidare un ponte culturale nato lo scorso anno e gemellare le due regioni del Mezzogiorno d’Italia.
Nella “Terra delle Sirene” l’artista ha dimorato nell’ambito di un progetto di “Residenze artistiche” promosso tra le attività speciali del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, in collaborazione con la Città di Sorrento.
“Dopo la meravigliosa mostra tenutasi lo scorso anno nella magnifica cornice del Museo Correale di Terranova, Giuseppe Leone regala ora alla Città del Tasso gli scatti con cui ha saputo cogliere ed esaltare le bellezze espresse dal nostro territorio”, ha detto il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, che in questo periodo sta lavorando insieme con gli operatori del settore per il rilancio turistico e culturale della seconda città turistica della Campania per arrivi e presenze, dopo Napoli
L’elegante portfolio raccoglie delle bellissime immagini di Sorrento in bianco e nero, suddivise in tre percorsi: beni culturali, paesaggio e uomo.
L’opera è il primo capitolo di un ampio progetto fotografico di Leone legato al “Grand Tour” e dedicato alle poetiche dei territori del sud.
Dopo la Penisola Sorrentina, infatti, ci saranno Pompei e Paestum con i loro parchi archeologici, le catacombe di San Gennaro di Napoli, le atmosfere rarefatte del borgo medievale di Teggiano, nel Vallo di Diano.
“È un progetto ambizioso di valenza pluriennale, con manifestazioni culturali e pubblicazioni diffuse”, spiegano gli organizzatori Mario Esposito, presidente del Premio Penisola Sorrentina, e Giuseppe Leone (campano, omonimo del fotografo siciliano e direttore artistico del progetto di Residenze artistiche).
“In tal modo l’arte diventa autentico volano del territorio, consentendo di intercettare nuovi paradigmi di promozione e di costruire una nuova identità che nel difficilissimo periodo del dopo-Covid punti sulla Bellezza”, continuano gli animatori dell’iniziativa editoriale, che sarà presentata prossimamente alla stampa nazionale.
Leone, che vive e lavora a Ragusa dove è nato, ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello “La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1972). Da allora le sue fotografie hanno illustrato numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri.
Tra le pubblicazioni più note “La Pietra vissuta”, con testi di Rosario Assunto e Mario Giorgianni (Sellerio, 1978): “La Contea di Modica” con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1973), “L’Isola Nuda” con testo di Gesualdo Bufalino (Bompiani, 1988), “Il Barocco in Sicilia” e “Sicilia Teatro del Mondo” con testi di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991), e “L’Isola dei Siciliani” con testi di Diego Mormorio (Peliti Associati, 1995).
Articolo pubblicato il giorno 12 Giugno 2020 - 10:33