L’ansia è uno stato psicologico da tenere costantemente sotto controllo, onde evitare che degeneri in una condizione patologica. L’ansia fisiologica (quella normale, che può nascere in seguito ad uno stato d’allarme) è una condizione di tensione che riguarda sia il fisico che la mente e che causa un’attivazione repentina delle risorse dell’individuo tese ad evitare un pericolo incombente. Essa è provocata da stimoli esistenti, oppure da condizioni inusuali o complicate. Al contrario, l’ansia diviene patologica quando incide in maniera significativa sulla psiche e sui comportamenti, arrivando a determinare importanti limitazioni nelle capacità adattive dell’individuo. Nella maggior parte dei casi, è caratterizzata da una profonda condizione di incertezza, da sensazioni spiacevoli, dovute ad una causa non sempre riconoscibile. Può accompagnare problemi di carattere psicologico o psichiatrico e dipendere da conflitti interiori irrisolti. Per affrontarla è possibile ricorrere anche a rimedi naturali come l’olio di CBD, i cui effetti sono supportati da un crescente numero di studi e ricerche scientifiche. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.
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Nel 2019, Eurodap (l’Associazione Europea Disturbi da Attacco di Panico) ha svelato come il 79% degli italiani abbia sperimentato almeno una volta nella vita attacchi d’ansia e panico. Essendo una condizione largamente sottovalutata, l’ansia continua a dilagare soprattutto tra giovani, single e donne di mezza età. Può manifestarsi mediante sudorazione eccessiva, apprensione e palpitazioni, sintomi spesso accompagnati da un focus particolarmente intenso sul soggetto o l’oggetto da cui trae origine. Secondo statistiche recenti, di fianco alla fitoterapia e agli altri rimedi classici si sta affermando l’olio di CBD
Stando a quanto affermato da numerose riviste scientifiche, il CBD sarebbe in grado di ridurre gli stati ansiosi e coadiuvare il trattamento di numerose patologie (intestino irritabile, schizofrenia, epilessia, malattie neuro-degenerative, depressione, disturbi del sonno). Secondo una ricerca condotta dall’istituto nazionale americano sull’abuso di droghe (NIDA), il CBD sarebbe in grado di intervenire sul disturbo d’ansia generalizzato riducendone i sintomi fisiologici, ovvero le palpitazioni e la frequenza cardiaca. Un altro studio, realizzato nel 2011 dall’Università di San Paolo, ha preso in esame due gruppi di persone alle quali sono state somministrate una dose giornaliera di olio di canapa (400 mg) e un placebo. Il gruppo trattato con il CBD ha mostrato una netta flessione dei livelli d’ansia e di tutti i sintomi ad essa correlati. Cosa che non è accaduta nel secondo gruppo, cui era stato somministrato un semplice placebo. Inoltre, una percentuale significativa dei partecipanti ha affermato che il CBD si sarebbe mostrato utile anche nella riduzione degli incubi e dei pensieri negativi dipesi dal cosiddetto disturbo da stress post-traumatico.
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