“Il Tar ci ha dato l’ok per fare il concorso nella scuola anche senza abilitazione, abbiamo fatto il concorso e lo abbiamo passato, firmando un contratto a tempo indeterminato. Il Consiglio di Stato, pero’, dopo tre anni ha detto che non potevamo fare quel concorso e il nostro contratto ora scade il 30 giugno”.
E’ Giovanna Donnarumma a spiegare le ragioni del Comitato Docenti Idonei e di ruolo del Concorso 2016, che oggi sono scesi in oltre 100 in Piazza del Plebiscito a Napoli per manifestare, molti hanno delle maschere bianche per simboleggiare di essere diventati dei fantasmi. “Il Tar – spiega Donnarumma – nel 2016 ci disse che eravamo idonei per il concorso, lo abbiamo vinto e siamo stati immessi in ruolo rinunciando ad altri lavori, io facevo l’ingegnere e mi sono licenziata e molti colleghi come me.
Poi a giugno 2019 a seguito del ricorso del Miur, il Consiglio di Stato non ha sospeso la sentenza del Tar ma ha consentito la nostra immissione in ruolo, salvo poi nel novembre scorso affermare che non potevamo partecipare a quel concorso nel 2016. E’ un pasticcio giudiziario-amministrativo di cui paghiamo noi le conseguenze, perche’ intanto abbiamo dovuto decidere di lasciare altri impieghi e firmare, altrimenti saremmo decaduti”. La situazione riguarda circa 300 docenti in Campania e altri nel resto d’Italia: “Oggi abbiamo incontrato il viceprefetto De Stefano che ci ha ascoltato e ci ha assicurato che fara’ pervenire le nostre istanze alla Presidenza del Consiglio e al ministro”. In piazza tante storie di sacrificio, come quella di Carmela Ranieri: “Ho vinto il concorso – racconta – con tanti sacrifici, perche’ ho un figlio 15nne disabile e faccio da infermiera, terapista e mamma, quindi studiavo di notte. Ho lasciato le supplenze a Livorno dopo aver vinto il concorso, sono entrata in ruolo il 1 settembre e ora ho perso tutto
Articolo pubblicato il giorno 1 Giugno 2020 - 20:28