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‘Scarpe Rosse’, con Maria Rosaria Omaggio e Pino Quartullo: uno spettacolo multimediale sul femminicidio

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“Scarpe Rosse”, in scena il prossimo 5 luglio nel Cortile D’onore del Palazzo Reale di Napoli alle ore 21. Un progetto teatrale che si snoda tra parole, danza, musica e video per ricordare e raccontare le donne vittime di violenza nella Storia. Uno spettacolo multimediale di e con Maria Rosaria Omaggio e con Pino Quartullo e la compagnia di danza e musica Movin’Beat, prodotto da Angelaria associazione culturale. Scritto dalla stessa attrice, in collaborazione con Maria Letizia Compatangelo, Scarpe rosse debutterà nell’ambito del NTFI 2020 per mettere in scena la memoria delle donne vittime di femminicidio, fenomeno antropologico, purtroppo ancora attuale, che ha origine nella Storia antica.

«Un compito, un dovere morale, andare all’origine del senso di proprietà che l’uomo nutre da sempre nei confronti della donna», sottolinea la Omaggio, anche Ambasciatrice Unicef da quindici anni.

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È di capitale importanza la memoria, parlare delle donne del passato, se vogliamo curare e redimere il presente. Tutto è nato dall’incontro con Stella Fanelli, italianista che si occupa di questa ricerca da anni e che ha curato la consulenza. Una donna a confronto con un uomo, dall’antichità a oggi, al di là del tempo e dello spazio. Un uomo, interpretato da Pino Quartullo, è tutti gli uomini e una donna, Maria Rosaria Omaggio, tutte le donne. Insieme rendono viva l’indagine, offrono reali testimonianze e interrogazioni. Le vicende sono potenziate dall’emozione della danza su musica remix con quelle legate al personaggio, a cura della compagnia Movin’Beat con le coreografie di Antonella Perazzo e i musicisti compositori Gianluca Perazzo e Mario Perazzo. Le immagini rielaborate, per l’abile proiezione del video artist Mino La Franca, conducono in atmosfere, luoghi e epoche diverse, ma la condanna è la stessa. Per citarne alcune: Lucrezia di Collatino, Pia de’ Tolomei, Francesca da Rimini, Artemisia Gentileschi, Beatrice Cenci. E si chiamerà Maria colei che rappresenta le donne morte in Italia per femminicidio durante il recente lockdown del 2020. Per ogni testimonianza scarpe rosse, ognuna della foggia della sua epoca, dotazione storica di Fenice Calzature, portate a bordo palco e illuminate di volta in volta da una colonna di luce. Alla fine, tutte accese, saranno sbarre da prigione di un unico doloroso avvenimento, che prosegue ai nostri giorni. Ma… verranno aperte e la luce accecante potrà invadere il palco e i pensieri. Per poter dare una eco più concreta a questo tema e farne dunque vero teatro sociale, dopo la rappresentazione ci sarà un incontro di approfondimento con scambio di commenti da parte di ospiti illustri per il confronto con l’attualità, moderato dalla giornalista del TG1 Adriana Pannitteri, dove interverranno la Senatrice Valeria Valente (Presidente Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio), la Dott.ssa Elisabetta Garzo (Presidente del Tribunale di Napoli), lo scrittore Maurizio di Giovanni e presidenti associazioni contro la violenza di genere.

Il progetto ha il patrocinio di UNICEF Italia (Maria Rosaria Omaggio è Goodwill Ambassador dal 2005), SalvaMamme e la Valigia di salvataggio, Women for Women Against Violence, Mai Più Violenza Infinita e il CENDIC- Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea.

Guarda anche: https://napoliteatrofestival.it/edizione-2020/


Articolo pubblicato il giorno 29 Giugno 2020 - 18:32


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