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Scafati, Grimaldi: ‘Danni economici dai contratti derivati. Quanti e quali sono?’

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Per anni molti Enti locali hanno usato con disinvoltura lo strumento dei contratti derivati, uno meccanismo finanziario altamente rischioso che fornisce immediata liquidità ma scarica costi e rischi su coloro che verranno dopo.
In base ad una stima del sito valori.it sulle operazioni in derivati condotte con le amministrazioni pubbliche le banche ci guadagnano 9 volte su 10.

“Anche il Comune di Scafati, scrive il consigliere Michele Grimaldi, negli anni scorsi non si è sottratto a questo tipo di operazioni: secondo il Piano di riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti, il nostro Comune risultava titolare di due contratti di ‘swap’. Il secondo di questi, dell’ammontare di circa 2 milioni di euro, ha scadenza nel 2021, e gli stessi revisori dei conti nel 2018 evidenziavano come il nostro Comune non avesse nemmeno un idoneo fondo rischi, per neutralizzare gli eventuali differenziali negativi connessi alla presenza di questi ‘derivati’.

PUBBLICITA

Fortunatamente la sentenza n. 8770 del 12/05/2020 della Corte Suprema di Cassazione definisce lecita esclusivamente la stipula di contratti di derivati di copertura, ed in ogni caso solo in presenza di una precisa misurabilità/determinazione dell’oggetto contrattuale. Dichiarando al tempo stesso la nullità di tutti i contratti derivati sottoscritti dai Comuni senza essere stati approvati da apposita delibera di Consiglio Comunale.

Per questo abbiamo prodotto una interrogazione consiliare all’attenzione dell’Assessore al Bilancio, al fine di comprendere con certezza quanti e quali contratti derivati abbia sottoscritto il Comune di Scafati negli ultimi 10 anni. Se vi siano contratti ancora in essere, se sono passati al vaglio del Consiglio Comunale, se – soprattutto – si sta verificando con gli uffici competenti la possibilità di annullarli, per redistribuire così le risorse risparmiate alla collettività.

E’ necessaria e doverosa ogni azione di impulso giuridico ed amministrativo finalizzata alla invalidità dei contratti di finanza derivata, con i quali è stato solo posticipato il pagamento dei debiti, scaricando sulla collettività e sul futuro il peso economico e sociale di vere e proprie scommesse finanziarie.

Quando diciamo che destra e neoliberismo hanno avvelenato i pozzi delle nostre città, aumentato le disuguaglianze, prosciugato le risorse a favore della comunità e soprattutto dei più deboli, ci riferiamo esattamente a questo: non a concetti astratti o puramente teorici, ma a scelte che hanno negativamente inciso nella carne viva delle nostre esistenze.

Ma siamo ancora in tempo ad invertire la rotta, ed è necessario farlo con celerità e concretezza.”

 


Articolo pubblicato il giorno 1 Giugno 2020 - 17:01


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