Campania

Rastrellamento di oggetti non consentiti della Polizia Penitenziaria in tutti i carceri campani

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Rastrellamento di oggetti non consentiti della Polizia Penitenziaria in tutti i carceri campani. Ieri è toccato al penitenziario salernitano “A.Caputo”, tempo fa a Secondigliano e poi SMCV, e così via!

 

Grazie agli uomini del Notp di Secondigliano coordinati encomiabilmente dal dirigente aggiunto dott.Pasquale Colucci e dal commissario capo dott.Andrea D’Apolito sono tanti i colpi messi a segno alla criminalità che cerca con l’illecita introduzione di telefonini di mantenere quel cordone ombelicale con l’esterno per finalità spesso criminose, come ieri al carcere di Salerno dove sono stati ritrovati 23 tra microtelefonini e smartphone, e diversi coltelli rudimentali di pericolose dimensioni.Il tutto disposto con coscienza ed ovvie ragioni di sicurezza dal dott.Antonio Fullone Provveditore regionale della Campania dell’Amministrazione Penitenziaria, alto dirigente con elevate capacità manageriali.

Per i segretari regionali Osapp Campania Palmieri Vincenzo e Castaldo Luigi questo dei telefonini è un problema affannoso ed un fenomeno dilagante vista la mancanza di una norma penale applicabile che funga da deterrente e vista la mancanza di appropriata strumentazione per schermare gli istituti penitenziari campani come da tempo richiesto dall’Osapp in più occasioni.
Per il segretario generale Osapp Leo Beneduci : il Governo deve intervenire tempestivamente con misure idonee a contrastare questo fenomeno che è per la criminalità fonte di business mantenendo quel contatto con l’esterno spesso per la commissione di atti illeciti.
Il tutto aggrava la già difficoltosa condizione operativa del Corpo di Polizia Penitenziaria distogliendo il poco personale da quello che è il proprio mandato istituzionale e mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti.
Il nostro plauso va come sempre a tutto il personale di Polizia Penitenziaria che ogni giorno assolve al proprio Giuramento con alto senso del dovere, con spirito di abnegazione e alta professionalità pur con croniche e persistenti difficoltà operative dovute da tanti fattori da tempo segnalati ad una classe Politica distratta e poco risolutiva.

 

 


Articolo pubblicato il giorno 28 Giugno 2020 - 19:27

Fabio Testa

Fabio Testa, 28 anni, laureato in sociologia. Appassionato della cultura napoletana e dei fenomeni della tradizione popolare. Gli piace il cinema d'autore. E' grande tifoso del Napoli

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Fabio Testa

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