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Nuova rivolta nel carcere di Santa Maria: in arrivo il vice capo del Dap

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Un rivolta dei detenuti, sarebbe in atto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in questi giorni al centro di polemiche riguardanti una inchiesta su presunti pestaggi avvenuti nell’istituto di pena lo scorso 6 aprile. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali la rivolta e’ scoppiata nel reparto Danubio. Ieri, nell’infermeria dell’istituto sei agenti sono stati aggrediti da detenuti extracomunitari. In arrivo il vice capo del Dap, Roberto Tartaglia.

 

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Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp spiega:  “E’ il segnale di una ricerca del possesso del carcere da parte dei detenuti. Le minacce e le ritorsioni che i poliziotti penitenziari subiscono ogni giorno è un problema attuale. Perchè se il corpo crolla- come sembra stia avvenendo perché arrivato allo stremo- a subirne le conseguenze della manza di sicurezza nelle carceri saranno tutti i cittadini. Ci aspettiamo un segnale forte da parte del governo”

Iil segretario nazionale del Si.N.A.P.Pe, Luigi Vargas racconta: “Dopo la vergognosa spettacolarizzazione dell’operazione di polizia giudiziaria di 48 ore fa nei confronti di 44 poliziotti penitenziari in servizio presso il carcere sammaritano, inevitabilmente le tensioni nei reparti detentivi hanno raggiunto livelli allarmanti. Alcuni detenuti più facinorosi ormai hanno maturato un senso di impunità, soprattutto dopo le Rivolte di marzo e aprile scorsi. Dopo questo episodio siamo ancora più convinti che l’operazione di giovedì scorso da parte dei carabinieri andasse condotta con ben altre modalità atte a garantire la necessaria riservatezza, anche al fine di garantire l’incolumità dei poliziotti penitenziari quotidianamente a contatto con la popolazione detenuta”.

“Inoltre – continua Vargas–, occorrono misure urgenti da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria atte ad evitare il quotidiano contatto tra chi ha denunciato e i colleghi denunciati”.
“Il Si.N.A.P.Pe – conclude Vargas – continuerà a sostenere e tutelare gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria in tutte le sedi opportune affinché possano continuare a garantire l’ordine e la sicurezza con la necessaria serenità”.

“Secondo quanto sappiamo, i detenuti hanno in mano le chiavi di un intero reparto. Un altro agente e’ stato accompagnato in ospedale. E’ ora che intervenga il ministro Bonafede”. E’ quanto dichiara Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato della Polizia Penitenziaria SPP. Secondo quanto si e’ appreso a Santa Maria Capua Vetere si stanno recando i vertici regionali dell’amministrazione penitenziaria.


Articolo pubblicato il giorno 13 Giugno 2020 - 12:09


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