Viene confermato che il nosocomio di via Cristoforo Colombo deve poter assumere, in uno scenario di alto profilo emergenziale ed in tempi rapidi, il ruolo di Covid Center con 40 posti letto di degenza, 20 posti letto di terapia sub-intensiva e 10 posti letto di terapia intensiva. “Lo scenario epidemiologico ci spinge a prevedere – ha spiegato il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva – una struttura in ‘pronta attivazione’ che deve, nel giro di pochi giorni, ritornare ad assumere un ruolo di protagonista per far fronte ad una eventuale recrudescenza del Covid-19”. In quest’ottica, e alla luce dell’attuale scenario che vede un ridottissimo numero di pazienti che hanno bisogno di ospedalizzazione, a partire da lunedì 22 giugno il Loreto Mare non avrà più il ruolo attivo nella rete dei Covid Center e verrà sottoposto a un profondo e completo intervento di sanificazione per essere configurato dal primo di luglio con dei servizi estremamente importanti a disposizione della cittadinanza. Avrà 10 posti letto di Medicina generale, 28 posti letto di lungodegenza, 10 posti letto di Oncologia (day hospital), due posti letto di Day surgery. E ancora, ambulatori di Chirurgia, Dermatologia, Medicina generale, Oncologia, Radiologia con Tac e laboratorio analisi, anche con servizio di accessi esterno.
Tutto questo con l’obiettivo di avviare da subito i presupposti per una futura configurazione del Loreto Mare, ad emergenza conclusa, come Dea I Livello. “A dimostrazione che la programmazione è già concreta, l’area del pronto soccorsosarà a breve, nelle more dell’archiviazione finale dell’emergenza Covid-19, oggetto di lavori di ristrutturazione finalizzati a nuove distribuzioni funzionali per migliorare la ‘normale’ attività e ci saranno anche adeguamenti ulteriori per posti e percorsi Covid, con particolare attenzione anche alla sicurezza degli operatori sanitari per ridurre al minimo il rischio di aggressioni. Sento ancora una volta il desiderio di ringraziare – ha concluso Verdoliva – tutti i medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari e tutto il personale dell’Asl Napoli 1 Centro, donne e uomini senza i quali ogni sforzo di questa direzione sarebbe stato vano. Professionisti straordinari che stanno contribuendo in maniera determinate ad un cambiamento epocale nella storia di questa Azienda sanitaria”.
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