Napoli. Centri sociali protestano sotto la Questura: ‘Liberate i nostri amici’. E’ partito da piazza Bellini, centro storico di Napoli, un corteo di centinaia di appartenenti al centro sociale Insurgencia, diretto alla Questura. E nel percorso i manifestanti hanno esploso 6 petardi.
Giunti davanti alla Questura, i manifestanti si sono riuniti in presidio, chiedendo la “liberazione dei detenuti”. In piazza, il Collettivo si era riunito per protestare contro l’arresto, avvenuto nella serata di ieri, di tre attivisti, in seguito a un controllo anti-assembramento della Polizia di Stato cui sono seguiti disordini in un clima di forte tensione. Gli attivisti parlano di “abuso di potere” da parte delle forze dell’ordine che ieri hanno fermato i tre attivisti, che in attesa del responso dell’udienza di convalida, trascorreranno la notte nel carcere di Poggioreale.
Tra i manifestanti Eleonora de Majo, assessore alla Cultura del Comune di Napoli ed esponente dello stesso centro sociale a cui appartengono i tre attivisti, che dice: “Non potevo non esserci, stiamo parlando di tre miei fratelli”. Quanto accaduto ieri sera in piazza, secondo l’assessore, “non ha nulla a che vedere con la movida”.
“Credo – sottolinea – che De Luca abbia aperto con l’emergenza Covid a comportamenti autoritari, quel periodo di emergenza e’ stato usato come attacco alle liberta’ personali perche’ lo stato eccezionale non c’e’ piu’ eppure le ordinanze anti movida ci sono ancora”. In corteo anche il presidente della Terza Municipalita’, Ivo Poggiani, e un assessore della stessa Municipalita’, Egidio Giordano.
Articolo pubblicato il giorno 15 Giugno 2020 - 21:56