Un presunto caso di malasanità sembra sia legata alla vicenda di Luigi Starita, cittadino dei Piano di Sorrento, morto di covid lo scorso 30 maggio dopo 22 giorni di agonie come racconta il Mattino.L’8 marzo Il sig. Starita comincia ad accusare alcuni sintomi come tosse stizzosa e febbre alta ma al telefono il medico di famiglia tranquillizza l’uomo e i suoi familiari perché fino a quel momento a Piano di Sorrento non vi erano stati casi di coronavirus.
Il 14 marzo la situazione per Starita peggiora, il medico, per telefono, prescrive infiltrazioni di Rocefin e Bentelan senza ritenere necessaria una visita personale al paziente. A casa dell’uomo arrivano due sanitari che constatano l’esistenza di una bronchite, ma non viene ritenuto necessario il tampone, neanche su insistenza dei familiari di Starita. Il 19 marzo le condizioni dell’uomo continuano a peggiorare, presso il domicilio di Starita arriva un’autombulanza del 118 i cui operatori si limitano ad incaricare la figlia di Starita ad acquistare una bombola d’ossigeno che poi da sola somministrerà al padre. Viene chiamata di nuovo l’ambulanza, stavolta l’uomo viene ricoverato in ospedale a Sorrento dove gli viene fatta una radiografia ed il tampone, spedito al Cotugno. Il 24 marzo Starita viene trasferito al Loreto Mare, dove arriva in condizioni gravissime ed il 30 marzo l’uomo muore, a quattro ore dal suo decesso giungono gli esiti del tampone: l’uomo era positivo.
La famiglia Starita ora chiede alla Procura di Torre Annunziata di disporre il sequestro delle cartelle cliniche, al Loreto e nell’ospedale di Piano di Sorrento, per poter aprire un’inchiesta.“Una vicenda davvero molto brutta su cui si dovrà fare assolutamente chiarezza” – commenta il Consigliere Regionale dei Verdi e membro della commissione sanità Francesco Emilio Borrelli- “Chiediamo che oltre all’azione della Procura venga svolta un ‘inchiesta interna approfondita che possa ricostruire la catena di inadempienze e di irresponsabilità, se vi sono state, che hanno portato al decesso del sig. Starita. Se le indagini porteranno ad individuare dei colpevoli allora questi dovranno rendere conto alla giustizia per le loro omissioni e dovranno subire condanne severe, non è possibile morire n questo modo, perché qualcuno ha pensato di sottovalutare il problema e di non agire con tempestività e professionalità. Mi auguro che l’inchiesta interna sia rapida e chiarisca se si sia trattato di un caso di mala sanità.”
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