Il ritorno al Romeo Menti dopo lo stop causa Coronavirus per la Juve Stabia è da incubo: il Livorno passa 3-2 in rimonta e condanna le Vespe a una sofferenza incredibile nelle prossime settimane. Le prossime due giornate saranno due derby per gli uomini di Caserta.
La prima frazione tra le due compagini è stata decisamente soporifera: pochissime le occasioni da gol, poche in realtà anche le azioni degne di note sia da una parte che dall’altra, ovviamente per una condizione fisica precaria. Dato del possesso palla a favore chiaramente per la Juve Stabia complice un pressing non troppo ordinato degli ospiti. Il primo tiro verso la porta arriva al minuto 21 direttamente da calcio di punizione battuto da Giacomo Calò. Quando il talentuoso calciatore delle Vespe si appresta a battere calcio piazzato solitamente succede sempre qualcosa, e anche questa volta la sua conclusione, beffarda, si spegne alle spalle del portiere avversario. Dopo il vantaggio il Livorno ha solo difeso e non si è mai affacciato dalle parti di Provedel, invece la formazione di mister Caserta ha provato diverse volte a centrare il raddoppio ma prima Calvano e poi Forte non sono precisi nelle loro conclusioni.
Nella seconda frazione succede praticamente di tutto. La Juve Stabia per almeno 20 minuti non scende in campo e il Livorno ne approfitta subito: prima Agazzi tira dal cilindro una conclusione perfetta che si spegna all’incrocio dei pali. Dopo soli due minuti Marras sfrutta una disattenzione generale della retroguardia di mister Caserta e buca ancora Provedel. Gli ospiti la ribaltano in un attimo ma non è ancora finita: Porcino entra malissimo su Canotto e viene espulso, sulla punizione battuta magistralmente da Calò Cissè la pareggia. 2-2 ma Ricci decide di ristabilire nuovamente la parità numerica. Sembrerebbe incanalata verso il pareggio ma Boben all’ultimo istante condanna a una sconfitta assurda la Juve Stabia. Adesso le cose si mettono veramente male.