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Jabil, la ministra Catalfo: ‘L’azienda ha garantito che resterà a Marcianise’

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“La Jabil ha confermato che vuole restare al sito di Marcianise”. Lo ha affermato la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo rispondendo alle domande dei cronisti allo stabilimento di Marcianise, dove ha incontrato i lavoratori dopo l’accordo di ieri.

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 Applausi a scena aperta da parte dei lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise all’arrivo del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. “Brava” hanno urlato i dipendenti riuniti nel cortile del sito. “Ci hai salvato” ha gridato qualcun altro. Alla Catalfo è stato anche consegnato un mazzo di fiori con un bigliettino firmato dai dipendenti in cui la Ministra è stata ringraziata “per il grande impegno profuso e la dedizione dimostrata durante le trattative”. La ministra è stata poi avvicinata dalla lavoratrice Monica Faenza, che era tra i licenziati. “Grazie ministro, avete dimostrato di essere una donna di grande spessore, pensando prima di tutto al bene di lavoratori e lavoratrici e dei nostri figli”.

“Martedì prossimo – ha detto Catalfo – incontrerò azienda e sindacati per parlare delle prospettive future. Voglio però rassicurare i lavoratori sul mio impegno a seguire personalmente tutta la procedura di ricollocazione in altre aziende”. “Per convincere la Jabil a ritirare i licenziamenti – ha poi continuato – ho spiegato che come Paese abbiamo messo una norma che dispone proprio lo stop ai licenziamenti, ma che abbiamo anche previsto misure che aiutano le aziende a tenere i lavoratori malgrado la crisi, penso alla cassa integrazione, e ai nuovi fondi che rappresentano un sostegno concreto per le imprese, perché prevedono che siano a carico dello Stato i costi per la formazione e per i contributi”. “La fiscalità di vantaggio per le imprese del Sud è una dei progetti allo studio, serve a tutta Italia ma soprattutto al Mezzogiorno, che è sempre più indietro. Per il Sud sono necessarie misure più forti”, ha aggiunto che Catalfo ha poi garantito di aver firmato i decreti attuativi con le misure di sostegno ai professionisti. “I decreti sono alla Corte dei Conti per i controlli. In questo periodo di pandemia le verifiche sono state rapide, crediamo che tra qualche giorno possano entrare in vigore”.


Articolo pubblicato il giorno 4 Giugno 2020 - 21:15

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