In Campania il 60% dei b&b non riapre. Prenotazioni al palo pochissime le camere occupate circa 500 su seimila disponibili – Una perdita di circa 12.000 posti di lavoro – Più di 3500 imprese rischiano il default . Il Presidente Provinciale del Centro Turistico Acli di Napoli Pino Vitale, lancia alcune proposte per la ripresa del settore turistico in questo momento di forte crisi dell’intero comparto.
“Un piano Marshall” per rilanciare il turismo e avvalorarne la centralità per l’economia italiana. Sensibilizzare la maggioranza governativa a riflettere sulle necessità di varare una sorta di “Piano Marshall” per il turismo, settore decisivo dell’economia italiana, in quanto rappresenta il 12% e il 13% del Pil. In questo momento, il settore turismo è completamente fermo con previsione di crollo del fatturato del 75% annuo. Considerato l’impatto del turismo sull’economia nazionale, è di obbligo un celere intervento per evitare “disastri”.
Proporre uno shock positivo per il comparto, attraverso un’immediata iniezione di liquidità a fondo perduto, da assegnare alle imprese del turismo, compresi alberghi e ristorazione, nonché un azzeramento del cuneo fiscale, prevedendo anche una deducibilità totale per gli italiani che vorranno trascorrere le proprie vacanze 2020 nel proprio Paese”.
Proporre di sostenere, tramite sgravi fiscali, le spese di promozione turistica e di riconoscere, altresì, un credito di imposta alle imprese turistiche, corrispondente al canone di locazione delle strutture impiegate: va creato un fondo “emergenza turismo” con il quale finanziare predetti interventi.
Si propone d’inserire, tra le detrazioni previste dall’art.15 del TUIR, la possibilità di detrarre, nei limiti del 19%, e per un ‘importo massimo detraibile annuale di euro 2.500,00, la spesa sostenuta per le vacanze da parte dei contribuenti che non superano un reddito annuo complessivo di euro 15.000 o euro 30.000, se nel nucleo familiare vi sono più redditi. La predetta detrazione è stabilita nel limite massimo di euro 475,00 annuo – (2.500.00 x 19%).
Si propone Il ripristino del 2 per mille per le associazioni culturali, già inserito nella legge di stabilità 2016. In base a tale legge ciascun contribuente aveva la possibilità di destinare il due per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a favore di un’associazione culturale, iscritta in un apposito elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri». La materia era poi stata regolata da un Dpcm approvato il 21 marzo 2016.
Infine, va definitivamente accantonata la direttiva Bolkenstein garantendo la proroga delle concessioni balneari fino al 2033, al fine di consentire gli investimenti resi necessari dalle nuove norme sanitarie”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Giugno 2020 - 15:12