Gragnano. Si sono improvvisamente aggravate le condizioni di salute del 30enne Carlo Langellotti rimasto ferito da alcune coltellate due settimane fa nel corso di una rissa in via Vittorio Veneto a Gragnano in cui rimase ucciso il 17enne Nicholas Di Martino, nipote del boss ergastolano NIcola Carfora ‘o fuoco.
L’uomo che è anche cugino della vittima è ricoverato in rianimazione. Era tornato a casa da alcuni giorni ma ieri ha accusato dei malori e le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate tanto da ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale San Leonardo che lo hanno dovuto sottoporre a un nuovo intervento chirurgico. Per quella rissa e la successiva risposta sono state fermate sei persone. Si tratta di Maurizio Apicella di 18 anni e Ciro Di Lauro di 21 ritenuti gli aggressori e assassini di Nichola e del ferimento di Langellotti. E poi i fratelli Antonio detto ‘o generale e Giovanni Carfora (calciatore del Pomigliano), figli del boss ergastolano Nicola Carfora ‘o fuoco insieme ai cugini Giovanni Amendola e Raffaele (Lello) Iovine. Sono accusati del tentato omicidio di Salvatore Pio Pennino di 21 anni, e porto di arma da fuoco, reati aggravati dal metodo mafioso.
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