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Il mondo del calcio scalda i motori in vista della ripartenza del 20 giugno con l'”antipasto” coppa Italia. Mentre si torna alla nuova normalita’ post pandemia il pallone tornera’ a rotolare ma rigorosamente a “porte chiuse”. Pubblico si’ pubblico no e’ il tema di questi ultimi giorni e qualche spiraglio, per tornare a vedere il pubblico affollare le gradinate degli stadi, comincia a intravedersi. La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, parla di una eventuale valutazione, in base alla curva dei contagi, per la fine della stagione. “Tornare allo stadio? E’ possibile che il CTS con il ministro Spadafora e col ministro Speranza, affronti il tema – le parole della Zampa – Valuteremo come va la curva dei contagi, se la curva si abbassa possiamo immaginare che l’ultima parte della stagione, con un impegno delle societa’ sportive, possa disputarsi con parziale riapertura degli stadi”. Il protocollo prevede oltre le porte chiuse un numero limitatissimo di presenze, tutti addetti ai lavori: in totale 300 persone inclusi 10 giornalisti e 10 fotocineoperatori. Della questione ha parlato oggi il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna con il numero 1 della Figc, Gabriele Gravina. L’OdG ha chiesto che siano garantiti gli accessi per i giornalisti, evidenziando “criticita’ e paletti posti dall’attuale protocollo”. In Inghilterra si ipotizza una finale di FA Cup con 20mila spettatori a Wembley, in Spagna la richiesta di accelerare i tempi per il ritorno allo stadio dei supporter e’ stata bruscamente bocciata dalla presidentessa del Consiglio Superiore dello Sport, Irene Lozano: “E’ impossibile”. ùIn Germania, dove si e’ ripreso a giocare lo scorso 16 maggio, il Borussia Moenchengladbach ha riempito la tribuna con i cartonati dei propri tifosi (acquistati sul sito del club a 19 euro). L’idea tedesca e’ stata mutuata dalla Lazio con una iniziativa a sostegno della Croce Rossa Italiana che partira’ domani: compri una sagoma personalizzata con la tua foto da mettere all’Olimpico per le partite in casa della Lazio con il progetto denominato ‘Tu non sarai mai sola’. Inviando una foto e con l’acquisto della propria sagoma, anche se non fisicamente sugli spalti, si potra’ dare l’illusione in ogni match di essere, sempre e comunque, presenti per tutte le partite che si disputeranno a porte chiuse allo Stadio Olimpico di Roma. In Inghilterra alcuni tabloid hanno lanciato l’idea di una finale di FA Cup, la Coppa d’Inghilterra (in programma l’1 agosto), con apertura parziale al pubblico, idea ripresa da Sky Sports Gb, che ha aperto un dibattuto alimentato da dirigenti e opinionisti. Il presupposto da cui si parte e’ che Wembley, lo stadio (ricostruito nel 2007) che ospita tutte le finali, ha una capienza di 90mila posti e quindi il distanziamento sociale fra tifosi sarebbe garantito. La parola ora passa quindi alle autorita’ politiche e agli esperti del settore sanitario per vedere come tutto cio’ possa essere attuabile in base ai dati dei contagi. Il Barcellona spinge per riaprire in parte il Camp Nou ai propri tifosi, nelle cinque partite che restano da giocare. La Liga, con un progetto a lunga scadenza, lavora alla riapertura parziale degli stadi (30% di tifosi) a settembre, punta alla percentuale del 50% a novembre e al 100% a gennaio 2021, compatibilmente con impreviste appendici del Covid-19. Un’idea pero’ bocciata sul nascere: in una intervista a El Larguero e’ stata, la presidentessa del Consiglio Superiore dello Sport, Irene Lozano e’ stata categorica: “E’ impossibile per il pubblico entrare negli stadi.Va rispettata l’integrita’ della competizione. Sono un po’ sorpresa che dopo lo sforzo che abbiamo fatto per far quadrare il tutto, ora improvvisamente negli ultimi 100 metri si arrivi a parlare di una cosa che rischia di sconvolgere la situazione. E’ tempo di essere pazienti, di essere responsabili e di assaporare il fatto che La Liga ritorni”. In Europa pero’ c’e’ gia’ chi ha deciso di aprire, seppur parzialmente, gli stadi al pubblico: in Polonia le partite del campionato di calcio si svolgeranno dal 19 giugno di fronte a una quota di spettatori limitata al 25% della capacita’ dello stadio. In Ungheria, invece, il governo ha dato via libera per il ritorno del pubblico negli stadi del calcio: i posti devono essere occupati uno ogni cinque. (ANSA). MS 03-GIU-20 18:56 NNNN
Articolo pubblicato il giorno 3 Giugno 2020 - 19:43
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