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“Festa non rappresenta più Avellino: per me è già un ex sindaco”

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«I nostri legali hanno individuato nei fatti di sabato reati penali e amministrativi legati alla violazione di ordinanze nazionali e regionali sull’assembramento, come il consumo di alcolici in strada oltre un certo orario e l’obbligo di indossare la mascherina- spiega Luca Cipriano, capogruppo di Mai Più- Ordinanze che demandavano ai sindaci specifici compiti di controllo.

Contestiamo anche l’ordinanza che Festa ha messo in campo per istituire una maxi isola pedonale a via De Conciliis, prima fonte di assembramento. A mio avvio il rapporto di fiducia del sindaco con la città si è definitivamente compromesso. Non c’è più alcuna sintonia di rappresentanza istituzionale del sindaco con i suoi cittadini. Avellino è stata umiliata, offesa e derisa dall’intera stampa nazionale e non solo a causa sua. Non si dimetterà, perché non ha la statura politica per comprendere l’errore commesso e chiedere scusa. Per me è già un ex sindaco, non mi sento rappresentato dall’istituzione Gianluca Festa e credo di condividere il pensiero di tantissimi avellinesi. Mi rivolgo poi alle famiglie di quei ragazzi, che lui ha indotto in tranello. Non dimentichiamo che l’operazione nasce perché lui ha istituito una maxi isola pedonale immaginando di ridurre così gli assembramenti nei luoghi della movida. Ho chiamato il sindaco di Salerno per esprimergli la nostra solidarietà, ma la frattura istituzionale ormai è grave con la città con il Governatore De Luca». Di comportamento inammissibile parla il consigliere del Movimento cinque stelle Ferdinando Picariello: «ancora stamattina il sindaco in Rai tentava di giustificare l’inammissibile. Sono state violate norme basilari del nostro diritto, quello più alto l’articolo 54 della Costituzione che dice che il mandato politico deve essere adempiuto con disciplina ed onore, probabilmente bisognerebbe soffermarsi sul significato di queste parole. La questione è che non c’è più fiducia della cittadinanza intera rispetto ad un sindaco che non ci rappresenta, Il suo comportamento gravissimo nei confronti degli amici salernitani, è riprovevole». Non si dice sorpreso il capogruppo di “Si Può” Amalio Santoro: «la deriva asiatica della democrazia di Festa è sotto gli occhi di tutti. Quanto accaduto suscita pena e sdegno, è la totale mancanza di rispetto per chi ha sofferto per l’emergenza sanitaria ma anche sociale. Festa è figlio di una città che nel tempo si è ripiegata sotto una gigantesca questione morale. Un populista casereccio. E’ come se si fosse denunciato da solo, la questione è giudiziaria ma anche politica. Per questo presenteremo subito una mozione di sfiducia per capire se ha ancora l’appoggio di una maggioranza troppo silente e il consenso della città. Su questo le opposizione tutte devono essere protagoniste».

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Un comportamento che mette a rischio la città che, fino ad ora, è riuscita a contenere il contagio da Covid secondo il capogruppo de “La Svolta” Costantino Preziosi: «avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni immediatamente. Dopo quello che ho visto non lo reputo più il sindaco di Avellino, se parte un contagio in città dovuto a quell’assembramento e si arriva ad un nuovo focolaio, perderemo altri posti di lavoro e condanneremo la città ad una crisi economica e sociale senza precedenti. Una persona responsabile che si trova, come dice lui, di fronte ad un assembramento simile, avrebbe dovuto chiamare immediatamente la polizia e cercare di allontanare i ragazzi, non incitarli. Lui ama questi comportamenti, ma deve continuare le sue feste in altri luoghi. La città ha tenuto anche grazie al comportamento dei cittadini, se parte un focolaio a causa sua sarebbe gravissimo». Un cattivo esempio soprattutto per i più giovani, per l’esponente della Lega Monica Spiezia: «minuti di pura follia che hanno messo a repentaglio centinaia di ragazzi. Non lo accetto da madre di un’adolescente che conosce bene la difficoltà di far capire ai ragazzi l’importanza, mai come in questo momento, di rispettare le regole. Se il primo cittadino dà questo esempio, è impensabile che possa amministrare bene la città. Non ha neanche chiesto scusa, non ha avuto rispetto per le tante vittime del Covid. Come forze di opposizione non possiamo far passare un atto così grave sotto traccia». Chiama in causa anche le forze dell’ordine il capogruppo del Pd Ettore Iacovacci: «mi chiedo il coordinamento delle forze dell’ordine dove era mentre Festa faceva quello show. Lui dichiara di aver allertato la Polizia Municipale e le Forze dell’ordine ma non spiega quando, se dopo aver fatto il suo spettacolo indegno o prima. Da presidente della commissione trasparenza chiederò di acquisire tutti gli atti e le immagini relative alla serata di sabato. Solo così possiamo verificare realmente il comportamento di un sindaco che ha messo in una posizione scomoda anche quei ragazzi che, vedendo lui, si sono accalcati e avvicinati. Avrebbe dovuto distanziarli, invece li ha messi in cerchio intorno a lui». Spostare il caso in aula è la strada maestra secondo il capogruppo di “Laboratorio Avellino” Nicola Giordano: «chiediamo la convocazione urgente del consiglio comunale, per presentare la mozione di sfiducia. Un atto che servirà a fare da spartiacque tra chi la pensa come Festa e chi no. Il sindaco è stato eletto dal 25% degli avellinesi, la maggioranza della città non si riconosce in una persona che la mattina considera i giovani tranquilli e pacati e il giorno dopo, per difendere le sue manie di protagonismo, li definisce come una banda di ubriaconi. Non va bene per una città che è abituata a comportamenti di altro tenore. Festa ci porta alla ribalta nazionale per la sua irresponsabilità, non si può andare avanti così.


Articolo pubblicato il giorno 1 Giugno 2020 - 14:53

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