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Fase 2: da domani si libera in tutta Italia senza condizioni

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Domani si riparte tutti insieme senza alcun nuovo Dpcm, quello in vigore già prevede la fine dei divieti il 3 giugno.

C’è chi annuncia controlli in stazioni e aeroporti con il contact tracing che ancora non c’è, chi chiederà un’autocertificazione, chi pensa ad un bonus per chi si sottoporrà ai test sierologici, chi lancia la App regionale, tutto rigorosamente su base volontaria: con l’avvicinarsi della fine dei divieti di spostamento e la possibilità di circolare liberamente in tutta Italia, le Regioni continuano a procedere in ordine sparso per cercare di limitare il rischio di nuovi contagi nei propri territori.

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“Da domani c’è libertà di circolazione senza condizioni ma poi è giusto che ogni presidente di regione rafforzi i propri sistemi di controllo e di prevenzione sanitaria. Il presidente della Sardegna Solinas non ha più posto una condizione pregiudiziale, sta lavorando con tutti gli altri su meccanismi che consentano di rafforzare la prevenzione territoriale”. Lo ha detto il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia a La vita in diretta su Rai1. “Da un lato c’è la felicità nel vedere che le nostre città si stanno ripopolando ma dall’altro c’è il senso di responsabilità che noi che rappresentiamo le istituzioni dobbiamo avere e chiedere. Non è stato facile essere rigorosi. Il virus adesso è all’angolo, ma i costi sono stati altissimi, e ora salvare i posti di lavoro e l’economia è una priorità” ha detto il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia a La vita in diretta.

“Ora è il momento della protezione dell’economia e dei posti di lavoro, sapendo che salute e vita vengono sempre prima di tutto. Stiamo mettendo insieme tutte le nostre forze”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. “Gli italiani – ha aggiunto il ministro – hanno dimostrato già di avere un grande senso di responsabilità e sono sicuro che andrà così anche questa estate. Ora inizia la fase della vita in questa nuova normalità e dobbiamo affrontarla esattamente come abbiamo affrontato la vita al tempo del lockdown”. “Non eravamo preparati – ha sottolineato Boccia – ad una chiusura così forte, dura e sofferta come quella che abbiamo vissuto, però ce l’abbiamo fatta e ora inizia una fase ancora più complessa”. “Bisogna aiutare – ha concluso – soprattutto chi ha sulle spalle attività economiche e posti di lavoro”.

“Scriverò a Stefano Bonaccini per chiedere che ci sia una presa di posizione comune di tutte le Regioni sul trasporto pubblico locale”, ha detto Luca Zaia, Governatore del Veneto, rilevando che sulla mobilità “siamo convinti che se in automobile si gira in quattro o cinque con la mascherina, se non sei convivente, al ristorante idem nei mezzi pubblici bisogna tornare alle capienze originarie”. “E’ inutile vivere di romanticismo su queste cose – ha sottolineato – perché treni non ce ne sono a sufficienza per il fabbisogno richiesto e così vale per tutto il trasporto pubblico”. “Abbiamo un progetto di promozione turistica legato al rilancio da emergenza Covid-19, lo presenteremo, lo ritengo innovativo tenendo presente che ci sarà ‘mischia’ al centro perché tutti correranno per proporre la loro offerta”. “Noi cercheremo di fare qualcosa di speciale – ha rilevato Zaia – dopo di che ci deve essere qualche cosa a livello nazionale con una proposta strutturata: ad oggi però non si è visto nulla”. “Come presidenti di Regione – ha aggiunto – non siamo informati di progetti, speriamo che tutto non riduca a qualche manifesto in giro per gli aeroporti perché non servirebbe a nulla”.

“Celebriamo oggi l’unità nazionale all’insegna delle parole importanti pronunciate dal presidente della Repubblica – ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca -. Da domani, per decisione del Governo, parte la mobilità su tutto il territorio nazionale, al di là di talune riserve espresse. Cercheremo di adottare, con equilibrio e serenità, misure di prevenzione a tutela delle nostre comunità”. “Ma, una volta presa la decisione, si va avanti. Occorre fare in modo che questa nuova fase sia un’occasione per far crescere i valori di unità e solidarietà nazionale, di impegno totale per il rilancio dell’economia e del lavoro, per il sostegno a chi è stato duramente colpito dalla crisi in corso” aggiunge il governatore.

“Stiamo pensando, e lo dovrò decidere oggi pomeriggio, se oltre alla app Immuni chiedere sempre liberamente a tutti quelli che arrivano in Puglia, per qualunque ragione, di segnalare comunque la loro presenza e in qualche modo di appuntare i propri contatti, in modo tale che se necessario possiamo ricostruirli più facilmente e più velocemente”, ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Alla domanda se sia preoccupato per la riapertura tra regioni, Emiliano ha detto “no”, spiegando che la Regione Puglia sta valutando se prevedere la segnalazione per chi arriva e annunciando che “stiamo preparando anche noi un piccolo sito”. “È la funzione – ha precisato – che ha avuto la famosa ordinanza di quarantena: se quasi 60mila persone hanno rispettato quella ordinanza – ha detto il presidente – lo hanno fatto per responsabilità. Le loro dichiarazioni sul sito della Regione sono state preziosissime per individuare molti contagiati, più di 200, e nell’ultimo periodo addirittura ne abbiamo trovati un paio derivanti dalle dichiarazioni che avevano fatto sul sito che avevano suscitato la curiosità dei dipartimenti di prevenzione, uno proveniente da Milano e uno da Bergamo, asintomatici ma positivi”. Quanto a Immuni, scaricabile da ieri sera e la cui sperimentazione in Puglia comincia domani, il presidente ha detto di non aver “ancora scaricato l’app: volevo essere sicurissimo che funzionasse – ha concluso – e mi dicono che da stamattina sta funzionando”.


Articolo pubblicato il giorno 2 Giugno 2020 - 20:15



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