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Festa Coppa Italia, De Magistris: ‘Tifosi Napoli sciagurati? Guerra ha esagerato’

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Festa Coppa Italia, De Magistris: “Tifosi Napoli sciagurati? Ranieri Guerra dell’Oms ha detto che i tifosi del Napoli che ieri sono scesi in piazza sono stati degli sciagurati? Mi sembra un po’ esagerato”.

 

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A rispondere, ospite di “Un Giorno da Pecora”, su Rai Radio1, e’ Luigi De Magistris, sindaco della città campana e tifosissimo della squadra guidata da Rino Gattuso. “Napoli non ha piu’ contagiati praticamente da quando e’ finito il lockdown, in città sono sette giorni che c’e’ il contagio zero, e in piazza c’erano solo napoletani. Bisogna uscire fuori da questa ipocrisia – ha proseguito – Se vince il Napoli chi puo’ pensare che i napoletani non scendano in strada a festeggiare? Non bisogna esser ipocriti. E poi evidentemente si e’ scaricato anche il lanciafiamme di De Luca…Si vede che lo ha messo a riposo, nello scantinato, si e’ messo paura del popolo”, ha scherzato De Magistris.

“Credo – ha aggiunto il sindaco di Napoli – che in questi momenti non si debba essere ipocriti e, inoltre, non capisco chi sarebbe dovuto intervenire: dovremmo fare appello al lanciafiamme rimasto senza fuoco del presidente della Regione visto che e’ lui che in qualche modo governa dall’alto il tema degli assembramenti? Ne’ tanto meno ritengo che si potesse ipotizzare che le forze dell’ordine intervenissero a separare le persone con il battipanni

. Bisogna essere onesti: o non si facevano piu’ giocare le partite di campionato e Coppa fino a settembre o in qualche modo quanto accaduto ieri sera e’ inevitabile senza che si addossi la colpa al Governo, alla Regione Campania, al sindaco, alle forze di polizia”. Rispetto ai festeggiamenti de Magistris ha sottolineato che c’e’ stato anche chi “e’ rimasto a casa, chi e’ sceso con la mascherina, chi ha esultato in modo sobrio.

 

Cio’ che mi spiace invece, in virtu’ dell’amore che la stragrande maggioranza dei napoletani ha per la citta’, e’ vedere atti di danneggiamento a beni monumentali. Questo mi amareggia molto perche’ si puo’ festeggiare, gioire e godere di una giornata cosi’ bella avendo contestualmente rispetto per la citta’ perche’ ho sempre pensato che amare la squadra vuol dire in primo luogo amare la citta’ di Napoli”.


Articolo pubblicato il giorno 18 Giugno 2020 - 17:52


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