Coronavirus, focolaio Mondragone:fatti 700 tamponi ma c’è il rebus ‘non censiti’. Il mediatore dell’Est: molti non vogliono fare test. Critiche degli italiani sulla zona rossa. Sono oltre 700 i tamponi praticati nell’area dei Palazzi ex Cirio di Mondragone.
Da lunedi’ diventata zona rossa dopo l’emersione di casi di Coronavirus in particolare nella comunita’ bulgara, residente in gran parte nel degradato complesso formato da quattro palazzi. Emerge da fonti dell’Asl di CASERTA presenti sul posto. Una trentina i positivi ma mancano ancora 150 tamponi da processare. Al momento inoltre, la Polizia Municipale ha condotto solo tredici positivi al Covid Hospital di Maddaloni, altri 16 contagiati saranno trasferiti nelle prossime ore, appena i vigili urbani riusciranno a intercettarli nei loro appartamenti. Altra criticita’ e’ la copertura sanitaria con i tamponi. “Non tutti coloro che risiedono qui sono venuti a farsi i tamponi – spiega un mediatore culturale bulgaro chiamato in supporto – anche perche’ l’esame e’ stato fatto su base volontaria. Ho chiamato telefonicamente molte persone per convincerle a farsi il test ma mi hanno attaccato il telefono in faccia”. Il problema e’ che decine, se non centinaia di persone, soprattutto stranieri, che vivono stabilmente nei palazzi ex Cirio, non sono censiti perche’ non hanno alcun contratto di fitto, ma si appoggiano “in nero” da connazionali. Altri inquilini italiani, risultati negativi al tampone, lamentano infine la “superficialita’ con cui e’ stata realizzata questa zona rossa; una ragazza positiva lavora al negozio di alimentari qua fuori, che sta puntualmente aperto. Questo e’ il modo di evitare la diffusione del contagio”?
Articolo pubblicato il giorno 24 Giugno 2020 - 18:47 / di Cronache della Campania